. Il corso intende sviluppare la capacità degli studenti di approfondire tecniche di progettazione interattiva e condivisa, con il contributo degli attori sociali, per la riqualificazione e ricomposizione di bioregioni urbane lavorando nella riorganizzazione della relazione fra città e campagna, nel rafforzamento dei sistemi policentrici, nella valorizzazione dei territori rurali e agro-urbani.
Baldeschi P. (2011), Paesaggio e territorio, Le Lettere, Firenze.
Becattini G. (2015), La coscienza dei luoghi. Il territorio come soggetto corale, Donzelli, Roma.
Donandieu P. (2006), Campagne urbane, Donzelli, Roma.
Feagan (2007), “The place of food: mapping out the‘local’ in local food systems”, Progress in Human Geography 31(1). http://phg.sagepub.com/content/31/1/23.full.pdf+html
Ferraresi G. (a cura di - 2009), Produrre e scambiare valore territoriale: dalla città diffusa allo scenario di forma urbis et agri, Alinea, Firenze.
Gisotti M. R. (a cura di - 2015), Progettare parchi agricoli nei territori intermedi. Cinque scenari per la piana fiorentina - Le projet des parcs agricoles dans les territoires intermédiaires. Cinq scénarios pour la plaine florentine, Firenze University Press http://www.fupress.com/catalogo/progettare-parchi-agricoli-nei-territori-intermedi/2959
Magnaghi A. (2010), Il progetto locale. Verso la coscienza di luogo, Einaudi, Torino.
Magnaghi A. (2014 – a cura di), La regola e il progetto. Un approccio bioregionalista alla pianificazione territoriale, Firenze University Press.
http://www.fupress.com/catalogo/la-regola-e-il-progetto/2626
Magnaghi A., Fanfani D. (2010 a cura di), Patto città-campagna. Un progetto di bioregione urbana per la Toscana centrale, Alinea, Firenze.
Magnaghi A, Sala F. (a cura di) (2013), Il territorio fabbrica di energia, Wolters Kluwer.
Malcevschi S. (2010), Reti ecologiche polivalenti - Infrastrutture e servizi ecosistemici per il governo del territorio – Il Verde editoriale, Milano.
Marson A. (2016), La struttura del paesaggio. Una sperimentazione multidisciplinare per il piano della Toscana, Roma-Bari:Laterza, Collana Grandi opere.
Marson A. (2019 - a cura di), Urbanistica, pianificazione e progetto di territorio: una prospettiva territorialista, Quodlibet, Macerata.
Pellegrino G., Di Paola M. (2018), Nell'antropocene. Etica e politica alla fine di un mondo, Derive e Approdi, Roma.
Ploeg, J. D. van der (2009), I nuovi contadini. Le campagne e le risposte alla globalizzazione, Donzelli, Roma, (ed. orig. 2008).
Poli D. (1999), La piana fiorentina. Una biografia territoriale narrata dalle colline di Castello, Alinea, Firenze.
Poli D. (2013 a cura di), Agricoltura paesaggistica. Visioni, metodi, esperienze, Firenze University press, http://www.fupress.com/catalogo/agricoltura-paesaggistica/2594
Poli D. (2013-2014 a cura di), “Ritorno alla terra”, Scienze del territorio, n. 1-2, http://www.fupress.net/index.php/SdT/article/viewFile/14319/13297
Poli D. (2014), “Per una ridefinizione dello spazio pubblico nel territorio intermedio della bioregione urbana”, in Magnaghi A. (a cura di), La regola e il progetto. Un approccio bioregionalista alla pianificazione territoriale, Fup, http://www.fupress.com/catalogo/la-regola-e-il-progetto/2626
Poli D. (2015), “Il patrimonio territoriale fra capitale e risorsa nei processi di patrimonializzazione proattiva” in Benedetto Meloni (a cura di), Aree interne e progetti d’area, Rosenberg e Sellier, Torino.
Poli D. (2019), Le comunità progettuali nella bioregione urbana. Il parco agricolo multifunzionale in Riva Sinistra d’Arno, (Quodlibet), Macerata.
Poli D. (2019), Rappresentare mondi di vita. Radici storiche e prospettive per il progetto di territorio, Mimmesis, Milano.
Pothukuchi K., Kaufman J.L. (1999), “Placing the food system on the urban agenda: the role of municipal institutions in food systems planning”, Agriculture and Human Values, n. 16.
http://link.springer.com/article/10.1023%2FA%3A1007558805953#page-1
Tachieva G. (2010), Sprawl Repair Manual, Island Press, Washington D.C.
Obiettivi Formativi
• Utilizzare un metodo critico di sintesi interpretativa finalizzata al progetto dei fenomeni ambientali, territoriali, paesaggistici ed insediativi del contesto indagato;
• Definire un quadro delle potenzialità strategiche per la bioregione urbana emergenti dalla descrizione e rappresentazione del patrimonio territoriale;
• Utilizzare un metodo efficace di restituzione della progettualità locale;
• Apprendere tecniche di interazione sociale in sessioni di progettazione pubblica;
• Definire una modalità critica di lettura degli obiettivi della pianificazione territoriale del contesto indagato in rapporto ai caratteri del patrimonio territoriale e agli obiettivi sociali emergenti;
• Individuare le principali azioni strategiche per la redazione dello scenario progettuale della bioregione urbana;
• Apprendere forme efficaci di rappresentazione dello scenario progettuale e del master plan;
• Progettare spazialmente azioni strategiche ad una scala di dettaglio;
• Apprendere modalità di lavoro in equipe e restituzione pubblica dei risultati ottenuti.
Prerequisiti
Conoscenza delle forme di rappresentazione territoriali, conoscenza delle basi della pianificazione urbana e territoriale, conoscenze di base dell'analisi ecologica del territorio.
Metodi Didattici
L’organizzazione didattica del Laboratorio e del corso intende coinvolgere lo studente in un processo formativo interattivo basato sull’apprendimento situato che prevede momenti di conoscenza teorica, seminari di discussione, sopralluoghi, applicazioni di metodologie d’indagine e di progetto integrate alle elaborazioni grafiche e testuali relative all’elaborazione sul contesto di studio indagato.
Attraverso i diversi momenti dell’attività didattica il Laboratorio intende fornire agli studenti:
• una formazione culturale e scientifica specialistica affidata alle lezioni frontali, ai seminari di discussione, allo studio dei testi e dei casi studio individuati, ai seminari tematici;
• una formazione tecnico-metodologica affidata alle lezioni mirate ad approfondire tecniche d’indagine e di progetto, alle tecniche di interazione sociale, alla redazione di survey, all’uso coerente delle fonti bibliografiche, all’utilizzo di modalità guidate di interpretazione progettuale;
• una formazione progettuale avanzata affidata ai momenti di interazione fra docenti e studenti e con gli attori sociali, alle esercitazioni progettuali e alla redazione del progetto finale.
Altre Informazioni
2. Frequenza
La frequenza al Laboratorio è obbligatoria. La frequenza è documentata dall’appello effettuato durante le lezioni. L’obbligo di frequenza è ottemperato quando le assenze non superano il 25% delle lezioni stesse. Assenze superiori al 25% comportano l’esclusione dall’esame finale.
Modalità di verifica apprendimento
Il corso verrà organizzato in lezioni frontali pertinenti all’esercitazione, in discussioni collettive, in momenti di interazione con i soggetti sociali del territorio, in sessioni permanenti di esercitazione. Gli studenti saranno organizzati in gruppi di lavoro tematici che dovranno provvedere alle diverse fasi di un’esercitazione semestrale comune ai tre corsi che compongono il Laboratorio. L’esercitazione è collegata al Laboratorio del secondo anno di Pianificazione Locale Strategica. I gruppi saranno di massimo 3-4 persone.
Gli studenti dovranno produrre:
1) una survey tematica sui temi specifici oggetto di studio;
2) una relazione di accompagnamento al progetto;
3) la redazione cartografica del progetto;
Tutti i materiali elaborati completi (relazione di accompagnamento al progetto, survey bibliografica, tavole in formato immagine e shapefile) dovranno essere consegnati alla fine del corso su supporto informatico (Cd, Dvd, dispositivo informatico). Prima di sostenere l’esame è necessario fare una revisione completa pre-esame.
La valutazione del singolo studente è unica per i tre corsi che compongono il Laboratorio ed è individuale e avviene prendendo in considerazione:
1) la capacità dello studente di partecipare e di intervenire in maniera appropriata durante le discussioni e i seminari in aula;
2) la capacità e la competenza dello studente di istruire e condurre l’esercitazione;
3) la capacità dello studente di lavorare in gruppo;
4) la capacità dello studente di relazionarsi agli attori e ai soggetti sociali che interverranno nella definizione del progetto;
5) la conoscenza teorica e sulle tematiche affrontate durante le lezioni;
4) la capacità e competenza nella descrizione della relazione di accompagnamento al progetto;
6) la capacità e competenza nell’organizzare la survey bibliografica sulle tematiche oggetto dell’esercitazione;
7) la capacità e competenza nella restituzione del progetto esito dell’esercitazione in contesti sociali e in ambito scientifico.
2. Frequenza
La frequenza al Laboratorio è obbligatoria. La frequenza è documentata dall’appello effettuato durante le lezioni. L’obbligo di frequenza è ottemperato quando le assenze non superano il 25% delle lezioni stesse. Assenze superiori al 25% comportano l’esclusione dall’esame finale.
Programma del corso
Gli obiettivi del Laboratorio e del corso di Progettazione per il patrimonio territoriale e paesaggistico sono rivolti alla progettazione bioregionale dei contesti urbani e territoriali nel periodo del post-sviluppo e della crisi conclamata dell’uso indiscriminato delle risorse, un binomio che ha generato notevoli ripercussioni negative sia sulle aree fortemente urbanizzate (congestione, inquinamento, polarizzazione, scarsa qualità dell’edificato) sia sui territori interni (spopolamento, abbandono, crisi economica), alimentando con la loro mancata relazione le criticità nell’intero sistema insediativo e la perdita d’identità dei luoghi. E’ ormai diffusa la consapevolezza che per superare le criticità territoriali sia necessario invertire lo sguardo e puntare sugli elementi fondativi che definiscono la struttura territoriale che ha preso forma nel tempo lungo della storia. Molte leggi urbanistiche regionali, a partire da quella toscana (65/2014) “Norme per il governo del territorio”, ancorano le azioni strategiche alla messa in valore del patrimonio territoriale. Il progetto di territorio è qui un progetto sociale, che prende forma dal dialogo fra saperi esperti e non esperti e dalla capacità dei progettisti di interpretare i patrimoni locali (ambientali, territoriali, paesaggistici, urbani), mettendoli al lavoro in vista di uno scenario territoriale articolato e condiviso orientato alla resilienza e all’autosostenibilità dei contesti di vita. Il Laboratorio di progettazione del territorio ogni anno si confronta con una problematica specifica e con un contesto definito sui cui sperimentare una progettazione patrimoniale e transcalare che integri lo sguardo della progettazione urbanistica e della progettazione territoriale con quello della riqualificazione fluviale. In questo anno accademico l’area di studio prescelta è la Piana fiorentina con approfondimenti sul bacino del Bisenzio e del comune di Campi Bisenzio. Il Laboratorio formato da tre moduli tematici integrati (Progettazione per il patrimonio territoriale e paesaggistico, Progettazione integrata per la resilienza insediativa, Riqualificazione e gestione dei sistemi fluviali ed idraulici) si colloca al primo anno del Corso di Laurea Magistrale in Pianificazione e Progettazione della Città e del Territorio, costituendo per gli studenti un ingresso al progetto di territorio costruito in un dialogo attivo con gli attori e le dinamiche sociali. Il corso si focalizzerà sulla capacità di sintetizzare criticamente le analisi patrimoniali, attraverso l’interazione ravvicinata col contesto di studio, per costruire uno scenario territoriale di bioregione urbana, articolato in più progetti alle varie scale. Il Laboratorio metterà così gli studenti nella condizione di affrontare nell’anno successivo del Corso di Laurea Magistrale la definizione consapevole di strumenti di pianificazione e di politiche pubbliche coerenti con la progettazione patrimoniale del territorio.
Gli obiettivi formativi transdisciplinari e transcalari del Laboratorio sono i seguenti:
• Utilizzare un metodo critico di sintesi interpretativa finalizzata al progetto dei fenomeni ambientali, territoriali, paesaggistici ed insediativi del contesto indagato;
• Definire un quadro delle potenzialità strategiche per la bioregione urbana emergenti dalla descrizione e rappresentazione del patrimonio territoriale;
• Utilizzare un metodo efficace di restituzione della progettualità locale;
• Apprendere tecniche di interazione sociale in sessioni di progettazione pubblica;
• Definire una modalità critica di lettura degli obiettivi della pianificazione territoriale del contesto indagato in rapporto ai caratteri del patrimonio territoriale e agli obiettivi sociali emergenti;
• Individuare le principali azioni strategiche per la redazione dello scenario progettuale della bioregione urbana;
• Apprendere forme efficaci di rappresentazione dello scenario progettuale e del master plan;
• Progettare spazialmente azioni strategiche ad una scala di dettaglio;
• Apprendere modalità di lavoro in equipe e restituzione pubblica dei risultati ottenuti.
L’organizzazione didattica del Laboratorio intende coinvolgere lo studente in un processo formativo interattivo basato sull’apprendimento situato che prevede momenti di conoscenza teorica, seminari di discussione, sopralluoghi, applicazioni di metodologie d’indagine e di progetto integrate alle elaborazioni grafiche e testuali relative all’elaborazione sul contesto di studio indagato.
Attraverso i diversi momenti dell’attività didattica il Laboratorio intende fornire agli studenti:
• una formazione culturale e scientifica specialistica affidata alle lezioni frontali, ai seminari di discussione, allo studio dei testi e dei casi studio individuati, ai seminari tematici;
• una formazione tecnico-metodologica affidata alle lezioni mirate ad approfondire tecniche d’indagine e di progetto, alle tecniche di interazione sociale, alla redazione di survey, all’uso coerente delle fonti bibliografiche, all’utilizzo di modalità guidate di interpretazione progettuale;
• una formazione progettuale avanzata affidata ai momenti di interazione fra docenti e studenti e con gli attori sociali, alle esercitazioni progettuali e alla redazione del progetto finale.
Il corso di Progettazione per il patrimonio territoriale e paesaggistico intende sviluppare e approfondire, con lezioni frontali e esercitazioni laboratoriali, la capacità degli studenti di progettare contesti bioregionali mettendo in valore gli assetti patrimoniali di lunga durata del territorio in un quadro di rinnovata qualità ecologica e paesaggistica finalizzata a individuare assetti resilienti e autosostenibili. Il corso affronterà i temi del patrimonio, del patrimonio territoriale, del ruolo degli spazi agroforestali e della produzione del cibo nella loro relazione con le invarianti strutturali e delle connotazioni paesaggistiche del territorio nel quadro della progettazione bioregionale e policentrica. La trasformazione avvenuta nella società contemporanea conferisce un’attenzione sempre maggiore agli aspetti della qualità della vita e vede nel paesaggio uno degli elementi sensibili che maggiormente partecipano a definirla. Il valore sociale della dimensione paesaggistica, trasversale a tutte le componenti insediative, trova riscontro nella normativa della Convenzione europea del paesaggio e del Codice dei beni culturali e del paesaggio il quale introduce l’importante strumento del piano paesistico regionale. Il corso intende sviluppare la capacità degli studenti di approfondire tecniche di progettazione interattiva e condivisa, con il contributo degli attori sociali, per la riqualificazione e ricomposizione di bioregioni urbane lavorando nella riorganizzazione della relazione fra città e campagna, nel rafforzamento dei sistemi policentrici, nella valorizzazione dei territori rurali e agro-urbani, nella produzione del cibo verso la sovranità alimentare e la chiusura dei metabolismi urbani e territoriali. La bibliografia specifica verrà fornita durante il corso.
Bibliografia di riferimento
Baldeschi P. (2011), Paesaggio e territorio, Le Lettere, Firenze.
Becattini G. (2015), La coscienza dei luoghi. Il territorio come soggetto corale, Donzelli, Roma.
Donandieu P. (2006), Campagne urbane, Donzelli, Roma.
Feagan (2007), “The place of food: mapping out the‘local’ in local food systems”, Progress in Human Geography 31(1). http://phg.sagepub.com/content/31/1/23.full.pdf+html
Ferraresi G. (a cura di - 2009), Produrre e scambiare valore territoriale: dalla città diffusa allo scenario di forma urbis et agri, Alinea, Firenze.
Gisotti M. R. (a cura di - 2015), Progettare parchi agricoli nei territori intermedi. Cinque scenari per la piana fiorentina - Le projet des parcs agricoles dans les territoires intermédiaires. Cinq scénarios pour la plaine florentine, Firenze University Press http://www.fupress.com/catalogo/progettare-parchi-agricoli-nei-territori-intermedi/2959
Magnaghi A. (2010), Il progetto locale. Verso la coscienza di luogo, Einaudi, Torino.
Magnaghi A. (2014 – a cura di), La regola e il progetto. Un approccio bioregionalista alla pianificazione territoriale, Firenze University Press.
http://www.fupress.com/catalogo/la-regola-e-il-progetto/2626
Magnaghi A., Fanfani D. (2010 a cura di), Patto città-campagna. Un progetto di bioregione urbana per la Toscana centrale, Alinea, Firenze.
Magnaghi A, Sala F. (a cura di) (2013), Il territorio fabbrica di energia, Wolters Kluwer.
Malcevschi S. (2010), Reti ecologiche polivalenti - Infrastrutture e servizi ecosistemici per il governo del territorio – Il Verde editoriale, Milano.
Marson A. (2016), La struttura del paesaggio. Una sperimentazione multidisciplinare per il piano della Toscana, Roma-Bari:Laterza, Collana Grandi opere.
Marson A. (2019 - a cura di), Urbanistica, pianificazione e progetto di territorio: una prospettiva territorialista, Quodlibet, Macerata.
Pellegrino G., Di Paola M. (2018), Nell'antropocene. Etica e politica alla fine di un mondo, Derive e Approdi, Roma.
Ploeg, J. D. van der (2009), I nuovi contadini. Le campagne e le risposte alla globalizzazione, Donzelli, Roma, (ed. orig. 2008).
Poli D. (1999), La piana fiorentina. Una biografia territoriale narrata dalle colline di Castello, Alinea, Firenze.
Poli D. (2013 a cura di), Agricoltura paesaggistica. Visioni, metodi, esperienze, Firenze University press, http://www.fupress.com/catalogo/agricoltura-paesaggistica/2594
Poli D. (2013-2014 a cura di), “Ritorno alla terra”, Scienze del territorio, n. 1-2, http://www.fupress.net/index.php/SdT/article/viewFile/14319/13297
Poli D. (2014), “Per una ridefinizione dello spazio pubblico nel territorio intermedio della bioregione urbana”, in Magnaghi A. (a cura di), La regola e il progetto. Un approccio bioregionalista alla pianificazione territoriale, Fup, http://www.fupress.com/catalogo/la-regola-e-il-progetto/2626
Poli D. (2015), “Il patrimonio territoriale fra capitale e risorsa nei processi di patrimonializzazione proattiva” in Benedetto Meloni (a cura di), Aree interne e progetti d’area, Rosenberg e Sellier, Torino.
Poli D. (2019), Le comunità progettuali nella bioregione urbana. Il parco agricolo multifunzionale in Riva Sinistra d’Arno, (Quodlibet), Macerata.
Poli D. (2019), Rappresentare mondi di vita. Radici storiche e prospettive per il progetto di territorio, Mimmesis, Milano.
Pothukuchi K., Kaufman J.L. (1999), “Placing the food system on the urban agenda: the role of municipal institutions in food systems planning”, Agriculture and Human Values, n. 16.
http://link.springer.com/article/10.1023%2FA%3A1007558805953#page-1
Tachieva G. (2010), Sprawl Repair Manual, Island Press, Washington D.C.
La conduzione del corso verrà fatta attraverso lezioni frontali collegate all’esercitazione semestrale che utilizzano il supporto informatico in power point; sarà necessaria: a) l’integrazione con letteratura scientifica proveniente da testi e riviste nazionali e internazionali; b) il riferimento a casi studio nazionali e internazionali; c) la redazione di una survey tematica sui temi specifici affrontati dal gruppo di lavoro; d) il sopralluogo interattivo nei contesti oggetto di studio.
Il corso verrà organizzato in lezioni frontali pertinenti all’esercitazione, in discussioni collettive, in momenti di interazione con i soggetti sociali del territorio, in sessioni permanenti di esercitazione. Gli studenti saranno organizzati in gruppi di lavoro tematici che dovranno provvedere alle diverse fasi di un’esercitazione semestrale comune ai tre corsi che compongono il Laboratorio. L’esercitazione è collegata al Laboratorio del secondo anno di Pianificazione Locale Strategica. I gruppi saranno di massimo 3-4 persone.
Gli studenti dovranno produrre:
1) una survey tematica sui temi specifici oggetto di studio;
2) una relazione di accompagnamento al progetto;
3) la redazione cartografica del progetto;
Tutti i materiali elaborati completi (relazione di accompagnamento al progetto, survey bibliografica, tavole in formato immagine e shapefile) dovranno essere consegnati alla fine del corso su supporto informatico (Cd, Dvd, dispositivo informatico). Prima di sostenere l’esame è necessario fare una revisione completa pre-esame.
La valutazione del singolo studente è unica per i tre corsi che compongono il Laboratorio ed è individuale e avviene prendendo in considerazione:
1) la capacità dello studente di partecipare e di intervenire in maniera appropriata durante le discussioni e i seminari in aula;
2) la capacità e la competenza dello studente di istruire e condurre l’esercitazione;
3) la capacità dello studente di lavorare in gruppo;
4) la capacità dello studente di relazionarsi agli attori e ai soggetti sociali che interverranno nella definizione del progetto;
5) la conoscenza teorica e sulle tematiche affrontate durante le lezioni;
4) la capacità e competenza nella descrizione della relazione di accompagnamento al progetto;
6) la capacità e competenza nell’organizzare la survey bibliografica sulle tematiche oggetto dell’esercitazione;
7) la capacità e competenza nella restituzione del progetto esito dell’esercitazione in contesti sociali e in ambito scientifico.
La frequenza al Laboratorio è obbligatoria. La frequenza è documentata dall’appello effettuato durante le lezioni. L’obbligo di frequenza è ottemperato quando le assenze non superano il 25% delle lezioni stesse. Assenze superiori al 25% comportano l’esclusione dall’esame finale.