1) Il CdS prevede un unico curriculum ed è finalizzato all'apprendimento di capacità e competenze progettuali nel settore dell'architettura e delle trasformazioni della città e dell'ambiente. Obiettivo specifico è la formazione di una figura di architetto fondata sulla cultura del progetto, che sappia coniugare cultura umanistica e competenze tecnico scientifiche e sia in grado di confrontarsi con le dinamiche dell'innovazione e della ricerca e di gestire la fattibilità realizzativa tenendo conto delle implicazioni sociali, economiche, normative e ambientali. Il CdS intende fornire una visione olistica del progetto di architettura, della città e dell'ambiente nelle sue connotazioni storiche, logico formali, costruttive, tecnologiche e di rappresentazione: un operatore culturale in grado di coordinare i diversi specialismi che concorrono a definire il progetto nelle sue diverse declinazioni tematiche e in grado di adeguarsi alla evoluzione del mondo professionale e alle innovazioni che investono il settore dell'architettura. Il CdS adotta come riferimento alle competenze i requisiti delle normative nazionali (DPR n. 328/2001) ed internazionali a livello Europeo (Direttive Europee 85/384/CEE, 2005/36/EC, 2013/55/UE) con esplicito riferimento agli 11 punti elencati all'Art. 46, C. 2 della Direttiva 2013/55/UE.
2) Al termine degli studi, il laureato ha la possibilità di sostenere l'esame di abilitazione all'esercizio della professione dell'architetto e di iscriversi all'albo nella categoria "A". Le sezioni alle quali è possibile accedere sono tutte quelle previste dall'ordinamento vigente e cioè architettura, pianificazione, paesaggio, conservazione.
3) Le prospettive professionali ed i ruoli che si offrono con il conseguimento del titolo di studio sono principalmente:
- progettista come libero professionista in forma autonoma o associata;
- componente del team direttivo di coordinamento e sviluppo di progetti negli studi professionali, negli uffici tecnici di imprese di costruzione o di aziende produttrici di componenti e sistemi edilizi, - ruoli di responsabilità e coordinamento dei progetti presso le istituzioni pubbliche preposte alla regolazione, al controllo e all'approvazione degli interventi nel settore delle costruzioni o dell'ambiente.
Requisiti di accesso ai corsi di studio
1) Per l'accesso al Corso è richiesto il possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. Lo studente deve possedere le conoscenze linguistiche, storiche, tecniche, artistiche, matematiche fisiche di base; inoltre, deve conoscere l'italiano ed almeno una lingua straniera oltre alla madrelingua.
2) Gli studenti vengono ammessi al primo anno del CdS in numero programmato, fissato annualmente dal Consiglio di Dipartimento, in base ad un test predisposto a livello nazionale.
La natura e le modalità della prova sono definite da normative nazionali e regolamentate da disposizioni dell'Ateneo. In base agli esiti della prova è formulata una graduatoria degli aspiranti basata sulle loro conoscenze e attitudini per gli studi ai quali intendono iscriversi.
Nei casi in cui la verifica delle conoscenze richiesta per l'accesso non abbia raggiunto il punteggio minimo richiesto, per gli ammessi in graduatoria utile sono previsti obblighi formativi aggiuntivi nelle materie di base da attuarsi con corsi di recupero.
3) Nei casi di ingresso di studenti che hanno avviato il percorso di studi in altri atenei o corsi di studio, nel rispetto delle norme generali a livello nazionale, la Commissione Trasferimenti e Passaggi ha il compito di valutare l'eventuale convalida di esami sostenuti e crediti acquisiti e proporre l'approvazione al Consiglio del CdS o al Comitato per la didattica delegato a tale funzione.
Nel rispetto dell'art. 23 comma 1 del Regolamento Didattico di Ateneo (DR n. 731/2015), i trasferimenti si effettuano nel numero di posti resi disponibili a seguito della programmazione annuale. L'eventuale selezione avviene sulla base della regolarità e qualità della carriera dello studente, prendendo in considerazione il numero di esami sostenuti e la media dei voti conseguiti.
I termini per la presentazione delle domande di trasferimento e di passaggio sono stabiliti nel Manifesto degli Studi, con congruo anticipo rispetto all'inizio dell'anno accademico, per consentire la valutazione e l'eventuale selezione dei richiedenti entro l'inizio dei corsi.
4) Come previsto all'art. 149, comma 2, del T.U. delle Leggi sull'istruzione superiore, n. 1592/1933, la carriera si intende decaduta per coloro i quali non sostengano esami per otto anni consecutivi, e pertanto, qualora intendano esercitare i diritti derivanti dalla iscrizione, debbono rinnovare l'iscrizione al CdS e ripetere le prove già superate."
Articolazione delle attivita' formative ed eventuali curricula
1) Il CdS presenta un unico curriculum ed è organizzato tenendo conto dell'esigenza di coerenza e continuità didattica sia all'interno delle singole filiere disciplinari caratterizzanti la formazione dell'architetto, sia tra di esse, in modo da assicurare una formazione completa e coordinata. Il CdS ha la durata normale di 5 anni e si articola, senza soluzione di continuità, in un primo biennio di formazione di base e in un successivo triennio dedicato principalmente alle materie caratterizzanti e alla formazione applicata. L'anno accademico è articolato in due periodi didattici (semestri), con una interruzione intermedia dedicata allo studio individuale e all'attività di verifica.
2) Per perseguire gli obiettivi formativi previsti dall'ordinamento didattico, la programmazione didattica annuale indicherà ogni anno gli insegnamenti attivati e la suddivisione degli stessi fra i vari anni di corso tra quelli elencati nel presente regolamento. I corsi possono avere svolgimento annuale o semestrale.
3) L'attività normale dello studente corrisponde mediamente al conseguimento di 60 crediti l'anno. Ogni credito formativo (CFU) corrisponde a 25 ore complessive, di cui, 8 ore in aula e 17 di studio individuale come indicato nel Regolamento Didattico di Ateneo.
4) Al termine del percorso formativo lo studente affronta la prova finale (tesi di laurea), che si consegue dopo avere acquisito tutti i crediti nelle precedenti attività formative, totalizzando in conclusione i 300 crediti previsti dall'ordinamento. Lo studente che abbia comunque ottenuto 300 crediti, adempiendo a tutto quanto previsto dal presente regolamento, può conseguire il titolo anche prima della scadenza quinquennale.
Tipologia delle forme didattiche, anche a distanza, degli esami e delle altre verifiche del profitto
1) Le attività didattiche sono articolate in corsi "teorici" e in corsi "applicativi" o laboratori. Ai corsi "teorici" è affidato prevalentemente l'insegnamento degli aspetti teorico-scientifici delle discipline che caratterizzano il CdS, indispensabili per una solida formazione di base, mentre ai laboratori è affidata la formazione di tipo pratico-progettuale. In entrambi i casi gli insegnamenti sono finalizzati al progetto di architettura.
2) Per quanto riguarda gli insegnamenti di tipo "teorico" l'acquisizione delle conoscenze e delle capacità di comprensione avviene prevalentemente attraverso la didattica frontale (lezioni) e può essere integrata da esercitazioni pratiche in aula o fuori aula, visite studio di opere architettoniche e cantieri edili, incontri con esperti in specifici settori tematici, visite di mostre e/o fiere di settore ecc. La frequenza alla didattica frontale è fortemente raccomandata.
Le modalità di accertamento dei risultati di apprendimento possono prevedere prove intermedie volte a verificare la progressiva acquisizione delle conoscenze, consistenti in esercizi da sviluppare in aula o in questionari a risposta aperta e/o chiusa o in colloqui orali. Le modalità e la tempistica delle eventuali prove intermedie vengono definite all'inizio dei corsi. La prova finale d'esame consiste perlopiù in un colloquio teso a verificare i risultati delle esercitazioni e la preparazione complessiva.
3) Per quanto riguarda gli insegnamenti "applicativi", ovverosia i laboratori, l'acquisizione delle conoscenze e delle capacità di comprensione avviene attraverso brevi comunicazioni (lezioni) a supporto di una prevalente attività pratica di esercitazione progettuale; nell'ambito delle attività di laboratorio possono essere previste anche visite studio di opere architettoniche e cantieri edili, incontri con esperti in specifici settori tematici, visite di mostre e/o fiere di settore. Le modalità di accertamento dei risultati di apprendimento consistono nella verifica della frequenza dei corsi e della partecipazione alle attività proposte e nella valutazione delle esercitazioni pratiche a carattere progettuale sia nelle fasi intermedie sia nella fase conclusiva.
La frequenza ai laboratori è obbligatoria e questi sono organizzati in modo da assicurare ad ogni studente un adeguato rapporto con il docente e la disponibilità di spazi ed attrezzature necessari allo svolgimento delle attività pratiche.
4) Lo studente acquisisce i crediti previsti dagli insegnamenti o altre attività formative con il superamento di una prova di esame.
5) Per garantire un coerente iter formativo lo studente deve rispettare la progressione degli insegnamenti definita nel piano degli studi e le relazioni di propedeuticità tassativamente previste dal regolamento.
6) Nel rispetto delle procedure di codifica e registrazione delle prove d'esame previste dall'Università di Firenze, il CdS può prevedere l'accorpamento di più moduli di corsi d'insegnamento appartenenti anche a settori disciplinari diversi unificando l'esame finale dei corsi accorpati secondo quanto previsto dal comma 6 dell'articolo 16 del Regolamento Didattico d'Ateneo (DR n. 731/2015). Nell'accorpamento debbono essere rispettate le propedeuticità previste dal successivo articolo.
7) Secondo quanto previsto dall'art. 16 commi 8 e 9 del Regolamento Didattico di Ateneo (D.R 713/2015), il CdS articola gli insegnamenti in più corsi in ragione del numero dei frequentanti, delle particolari caratteristiche e tipologia di tali insegnamenti e della disponibilità delle strutture necessarie, garantendo che i programmi didattici e le prove d'esame siano equiparabili ai fini didattici e non diano luogo a disparità nell'impegno di studio e nel conseguimento degli obiettivi formativi da parte degli studenti.
Modalita' di verifica della conoscenza delle lingue straniere
1) I crediti relativi alla conoscenza della lingua straniera vengono attribuiti sulla base di certificazioni rilasciate dal Centro Linguistico di Ateneo o da altre strutture accreditate mediante convenzione approvata dal Senato Accademico.
2) Per la conoscenza della lingua straniera è richiesto il livello B2.
Modalità di verifica delle altre competenze richieste, dei risultati degli stages e dei tirocini
1) Nel CdS sono previsti corsi a scelta dallo studente. Ferma restando l'autonomia di scelta dello studente, il CdS può indicare una lista di corsi erogati dall'Ateneo che ritiene maggiormente coerenti con il profilo formativo e può proporre altre attività (seminari tematici) organizzate dal Dipartimento di Architettura e riconosciute dal CdS come attività formative per consentire allo studente di approfondire alcuni aspetti della sua formazione, in vista sia della preparazione della tesi di laurea sia della preparazione professionale. Il riconoscimento dei relativi crediti avviene dopo l'effettuazione di una prova di esame condotta da una commissione in cui è presente il docente responsabile dell'attività formativa.
2) Nei corsi a scelta lo studente può inserire corsi sostenuti all'estero nell'ambito dei programmi di internazionalizzazione approvati dal CdS, richiedendo l'approvazione del CdS o del Comitato per la didattica delegato a tale funzione, previa presentazione del programma svolto.
3) Quando ciò non sia in contrasto con specifiche propedeuticità, gli esami relativi a questi corsi potranno essere sostenuti a partire dal terzo anno di iscrizione.
Le competenze acquisite sono verificate con esami di profitto il cui superamento da diritto al riconoscimento dei relativi crediti.
4) Il Tirocinio ha finalità orientativa e formativa nei confronti del mondo del lavoro e di possibile inserimento nelle attività professionali. e' necessario che il rapporto tra la struttura ospitante e l'Università di Firenze sia preventivamente regolato da un'apposita convenzione.
Modalità di verifica dei risultati dei periodi di studio all'estero e relativi CFU
1) Nell'ambito di programmi di scambio nazionali o internazionali o previa approvazione di un accorso con il CdS di una università o istituto anche di un paese straniero, le attività formative svolte presso tali istituzioni sono riconosciute a richiesta dell'interessato con le denominazione proprie dell'ordinamento del CdS di origine.
2) Lo studente può proporre corsi anche non preventivamente riconosciuti, ma coerenti con gli obiettivi formativi del CdS, il cui riconoscimento nell'ambito delle materie a scelta in termini di crediti è approvato dal Consiglio del CdS o dal Comitato per la didattica delegato a tale funzione, previa presentazione del programma dettagliato del corso.
Gli esiti degli esami sostenuti verranno comunicati dalle istituzioni universitarie straniere ospitanti alla Scuola, che provvederà al relativo riconoscimento dei crediti.
Eventuali obblighi di frequenza ed eventuali propedeuticita
1) L'attività didattica si articola in Corsi monodisciplinari o integrati e in Laboratori. La frequenza ai Laboratori è obbligatoria e allo scopo si richiede che lo studente frequenti per un numero di ore frontali non inferiore al 75%. Per i corsi teorici la frequenza è consigliata.
2) Di norma, gli esami senza obbligo di frequenza vanno sostenuti entro tre anni dall'inserimento nel piano di studi.
3) Gli esami devono essere sostenuti nel rispetto della sequenza delle propedeuticità tra gli insegnamenti (non si può sostenere l'esame dell'insegnamento che segue se non si è sostenuto l'esame dell'insegnamento che precede) fissate in ciascuno dei seguenti paragrafi.
3a) Laboratorio di progettazione dell'architettura I, Laboratorio di progettazione dell'architettura II, Laboratorio di progettazione dell'architettura III, Laboratorio di progettazione dell'architettura IV, Laboratorio di progettazione dell'architettura V
3b) Storia dell'architettura I, Storia dell'architettura II, Storia dell'architettura III
3d) Applicazioni della geometria descrittiva, Rilievo dell'architettura
3e) Materiali ed elementi costruttivi, Laboratorio di tecnologia dell'architettura, Gestione e tecnologia del progetto, Laboratorio di progettazione ambientale
3f) Analisi del territorio e degli insediamenti, Fondamenti di urbanistica, Laboratorio di pianificazione e governo del territorio, Laboratorio di progettazione urbanistica
3g) Statica, Scienza delle costruzioni, Laboratorio di progettazione strutturale
3h) Laboratorio di restauro I, Laboratorio di restauro II
3i) Istituzioni di matematiche, statica
3l) Rilievo dell'architettura, Laboratorio di restauro I
3m) Disegno dell'architettura, Laboratorio di progettazione architettonica III
3n) Fisica tecnica ambientale e impianti tecnici, Laboratorio di progettazione ambientale
3o) Non si può avviare il Tirocinio se non sono stati sostenuti tutti gli esami dei corsi dei primi tre anni e almeno gli esami di due laboratori del quarto anno.
Eventuali modalità didattiche differenziate per studenti part-time
1) La possibilità di immatricolare studenti part-time è regolata dal Regolamento Studente part-time.
2) Il CdS potrà predisporre, verificata la disponibilità di risorse, specifiche modalità di organizzazione della didattica e dell'orario delle lezioni per gli studenti part-time.
Lo studente che si trovi nella condizione di studente lavoratore presenterà al docente del corso una documentazione che ne attesti lo stato.
3) Il limite massimo di iscrizioni di studenti part-time al CdS, in possesso dei requisiti di cui al Regolamento Studente Part-time di Ateneo, è fissato nella misura del 10% (eventualmente arrotondato all'unità superiore) dei posti messi a bando, nel rispetto della graduatoria di ammissione.
Regole e modalità di presentazione dei piani di studio
1) Per le regole e le modalità di presentazione dei piani di studio si fa riferimento al Regolamento didattico di Ateneo.
Caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo
1) La Tesi di Laurea consiste in una elaborazione originale e si articola come percorso di ricerca applicata o come percorso di progettazione e avviene sotto la guida di un docente di ruolo con funzioni di relatore, scelto preferibilmente tra i docenti del CdS.
2) Per essere ammesso alla discussione della tesi, lo studente deve avere acquisito tutti i crediti, pari a 300 CFU, nelle restanti attività formative.
Il voto di laurea verrà calcolato tramite il bilanciamento tra la media pesata degli esami sostenuti durante il corso di studi ed il voto assegnato dalla Commissione di laurea che tiene conto dell'elaborato finale.
Procedure e criteri per eventuali trasferimenti e per il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti in altri corsi di studio e di crediti acquisiti dallo studente per competenze ed abilità professionali adeguatamente certificate e/o di conoscenze ed abilità maturate in attività formative di livello post-secondario
1) Il riconoscimento dei crediti acquisiti prima del passaggio al Corso è demandato al CdS, sulla base della congruenza delle attività seguite con gli obiettivi formativi del Corso e della corrispondenza dei relativi carichi didattici. Allo scopo il CdS può richiedere i programmi delle materie di cui si chiede la convalida.
2) Per ogni settore scientifico disciplinare, i CFU acquisiti presso altri Corsi di studio dell'Università di Firenze o altre istituzioni universitarie nazionali e dell'Unione europea sono riconosciuti, nei limiti dei crediti attribuiti dall'ordinamento didattico del CdS, in una percentuale non inferiore al 50% (D.M. 270/2004).
3) Il CdS ricostruisce la carriera degli studenti che, su domanda, intendono passare dai vecchi al nuovo ordinamento, avvalendosi del computo dei crediti attribuiti ai corsi d'insegnamento dei vecchi ordinamenti. La programmazione didattica annuale definisce le equipollenze fra settori disciplinari affini per il riconoscimento dei crediti nel passaggio dai vecchi ordinamenti al nuovo.
Tabelle di conversione dai precedenti ordinamenti nel sito web del Corso di Studio.
Servizi di tutorato
1) Mediante propri docenti ed eventualmente studenti nominati dall'Ateneo il CdS fornisce un servizio di Tutorato volto ad organizzare attività di accoglienza e sostegno degli studenti, a fornire informazioni sui percorsi formativi del CdS, sul funzionamento dei servizi e sui benefici per gli studenti, a individuare modalità organizzative delle attività per studenti impegnati non a tempo pieno.
Pubblicita su procedimenti e decisioni assunte
1) All'indirizzo web del CdS, della Scuola e del Dipartimento sono visibili: il regolamento del CdS, la programmazione didattica annuale, i bandi per gli affidamenti delle supplenze, le iniziative rivolte all'orientamento, i programmi dei corsi e l'orario delle lezioni, il calendario degli esami di profitto e dell'esame di laurea. Inoltre, ogni anno viene aggiornata on line la Guida dello studente che contiene le principali informazioni sulle attività del CdS.
Valutazione della qualita'
1) In coerenza con le disposizioni ministeriali e con le finalità del Sistema qualità dell'Università degli Studi di Firenze, il CdS adotta il sistema di valutazione della qualità secondo il modello ANVUR conforme agli standard europei; il sistema è articolato nei processi di Autovalutazione, Valutazione e Accreditamento.
2) Nell'ambito di questi processi il CdS attua il rilevamento della qualità delle attività svolte e raccoglie le opinioni degli studenti utilizzando il modello per la Valutazione della didattica predisposto dall'Ateneo.
Altro
Per quanto non espressamente contenuto in questo regolamento o ad integrazione di esso si rimanda al Regolamento Didattico di Ateneo (D.R 731/2015).
Abilità comunicative (communication skills)
La Laurea Magistrale in Architettura viene conferita a studenti che sappiano comunicare in modo chiaro ed esaustivo lo sviluppo e le conclusioni delle loro attività, nonché le conoscenze e le valutazioni ad esse sottese. L'acquisizione di tali abilità comunicative viene stimolata attraverso l'esposizione dei risultati ottenuti durante le sessioni di esercitazione, l'elaborazione di progetti e le attività di laboratorio. Potranno essere previste delle sessioni di tipo seminariale in cui singoli studenti o gruppi di essi sono incaricati di illustrare un tema o un progetto. Infine, l'esposizione dei risultati del lavoro di tesi magistrale rappresenta un fondamentale momento in cui lo studente elabora le proprie capacità comunicative, oggetto di valutazione specifica in sede di conferimento della laurea.
I laureati in particolare, devono dimostrare attraverso progetti architettonici e altri prodotti accademici, la capacità di sapere utilizzare metodi e strumentazioni adeguate che spaziano dalle tecniche manuali alle tecnologie digitali e multimediali, nel campo della comunicazione visuale, verbale e scritta.
Devono inoltre dimostrare di sapere utilizzare le correnti convenzioni della rappresentazione architettonica, dai disegni bi-tridimensionali, ai plastici in scala, alla modellazione solida computerizzata. Devono sapere accogliere criticamente le posizioni degli altri, lavorare come elementi all'interno di un team, apportando un contributo originale al diversificato processo di progetto nel quale si trovano coinvolti.
Devono inoltre possedere gli strumenti cognitivi di base per l'aggiornamento continuo delle loro conoscenze, in modo da potere meglio individuare le prospettive e gli obiettivi per la propria formazione, meglio inserirsi e partecipare nella vita culturale, economica e professionale, meglio operare con definiti gradi di autonomia e di inserimento nei diversi ambienti di lavoro, nonché saper gestire e valutare la propria pratica lavorativa sia in forma indipendente che in gruppi di lavoro.
Autonomia di giudizio (making judgements)
La Laurea Magistrale in Architettura viene conferita a studenti che abbiano acquisito la capacità di integrare le varie conoscenze, gestire la complessità dei problemi, riflettere sulle responsabilità sociali ed etiche in relazione alle loro applicazioni e ai loro giudizi. Tali obiettivi sono ottenuti in particolar modo attraverso l'elaborazione, sia individuale che di gruppo, di numerosi progetti, che consentono allo studente di valutare autonomamente i risultati ottenuti da questo tipo di attività didattica. Le capacità di giudizio vengono inoltre ampliate attraverso incontri e colloqui con esponenti del mondo del lavoro promossi con l'organizzazione di seminari, conferenze e visite. La tesi di Laurea Magistrale, infine, rappresenta il momento più alto in cui lo studente, confrontandosi con la ricerca in uno dei campi della cultura architettonica, elabora idee originali e innovative, assumendosi il compito, durante la discussione, di illustrarle e sostenerne la validità.
I laureati devono dimostrare attraverso le molte possibili applicazioni progettuali, nonché attraverso altri prodotti accademici e/o disciplinari e/o scientifici, un buon livello di conoscenza e di capacità di comprensione della dimensione etica e di responsabilità sociale presente nella professione intellettuale dell'architetto, che è visto come requisito basilare nella formazione di una necessaria autonomia di giudizio.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
Il percorso formativo del laureato in architettura a ciclo unico si fonda su una parte teorica e una consistente parte applicativa che si esplica prevalentemente attraverso i laboratori di progettazione nelle materie caratterizzanti. Dopo aver assimilato le capacità applicative delle conoscenze di base, attraverso i laboratori che coprono tutte le dimensioni disciplinari del progetto di architettura, vengono sviluppate nel laureato le capacità di analizzare un problema, di valutare le possibili soluzioni tenendo conto del criterio della fattibilità, di costruire una proposta che tenga conto dei vincoli e dei condizionamenti imposti dal contesto, di rappresentare il risultato progettuale con metodi e strumenti aggiornati e coerenti con gli obiettivi, di comunicare con efficacia il proprio operato attraverso i mezzi più evoluti. Gli obiettivi di apprendimento rispondono alla necessità di stimolare nel laureato un comportamento coerente con gli obiettivi culturali e professionali del saper progettare.
La Laurea Magistrale in Architettura viene conferita a studenti che siano capaci di applicare le loro conoscenze e capacità di comprensione e possiedano competenze adeguate sia per ideare e sostenere argomentazioni che per risolvere problemi nel proprio campo di studi. L'impostazione didattica prevede che la formazione teorica sia accompagnata dalla partecipazione attiva a numerosi Laboratori che pongono al loro centro l'esercizio del progetto alle varie scale, favorendo un crescente grado di autonomia da parte dello studente. Così si favorisce nello studente l'attitudine propositiva, la capacità di elaborazione autonoma, la capacità di comprensione e l'abilità nel risolvere anche problemi nuovi, insieme alla capacità di comunicazione dei risultati del lavoro svolto.
Il lavoro di tesi, in cui il grado di autonomia e la capacità di proporre soluzioni originali e innovative costituiscono i principali criteri di giudizio, rappresenta il principale momento di sintesi e verifica del processo di apprendimento.
I laureati devono dimostrare attraverso i suddetti prodotti progettuali e attraverso altri prodotti accademici e/o disciplinari e/o scientifici, la capacità di elaborare giudizi sulle qualità formali, spaziali, estetiche, tecniche e sociali della progettazione nell'ambito e nelle differenti scale dei sistemi ambientali. Essi devono riflettere attorno alla relazione tra le varie competenze che concorrono al progetto, tramite l'identificazione, l'analisi e la valutazione delle possibili opzioni progettuali, secondo rigore teorico e metodologico.
I vari prodotti dei laureati devono essere conformi ai requisiti di salute, di benessere e di sicurezza espressi oltre che dalla pratica e dalla consuetudine, anche dai codici di regolamentazione. Essi inoltre, devono chiaramente aderire ad un appropriato approccio disciplinare, teorico e filosofico che ne riveli l'intima connessione con i caratteri di uno specifico contesto culturale.
Ulteriori capacità di comprensione vengono acquisite attraverso le opportunità scaturite da visite studio di opere di architettura o presso le imprese, lo sviluppo di progetti in collaborazione con studenti di altri corsi e di altri anni, la partecipazione a seminari tematici, lo svolgimento di tirocini ed esperienze internazionali collegate ai progetti di scambio e mobilità studentesca.
Capacità di apprendimento (learning skills)
La Laurea Magistrale in Architettura viene conferita a studenti che abbiano sviluppato capacità di apprendimento tali da consentire loro di impostare in modo autonomo lo studio di discipline di base e di carattere applicativo, anche non contemplate nel proprio curriculum. Gli studi di architettura da sempre hanno avuto l'obiettivo di fornire metodi e capacità per affrontare problemi tecnici di varia natura non necessariamente uguali o simili a quelli affrontati durante gli studi. Pertanto la capacità di affrontare ulteriori studi dopo la laurea magistrale sia autonomi che mediante percorsi formativi post-laurea è nella tradizione del laureato in architettura. Durante il corso di studi, tale capacità viene stimolata mediante attività di sintesi e attività progettuali, presenti in molti insegnamenti, in cui occorre raccogliere informazioni, elaborarle e acquisire in modo autonomo ulteriori conoscenze, al fine di sviluppare elaborati di progetto. Inoltre, nel lavoro per la preparazione della tesi, viene sviluppata la capacità del singolo di costruire le necessarie nuove competenze, non incluse nei programmi di studio, attraverso ricerche, studi e applicazioni autonomamente condotti.
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Il laureato magistrale in architettura a ciclo unico deve possedere le conoscenze e capacità di comprensione nelle materie di base e nelle materie caratterizzanti ed affini.
Nelle materie di base sono comprese la matematica, la fisica tecnica e ambientale, la storia e il disegno, in cui devono essere apprese, sia a livello teorico sia pratico, le conoscenza fondamentali che consentono di comprendere e interpretare l'architettura negli aspetti analitico-geometrici e di calcolo, di comportamento dell'organismo edilizio rispetto alle sollecitazioni ambientali, di evoluzione storica, di rappresentazione.
Nelle materie caratterizzanti ed affini sono comprese la composizione e progettazione architettonica ed urbana, la tecnologia dell'architettura, l'analisi e la progettazione strutturale, il restauro, la progettazione urbanistica e la pianificazione territoriale, l'estimo e la valutazione economica, la progettazione del paesaggio e la sociologia. In queste materie devono essere apprese le conoscenze che, partendo da un livello teorico, possano sviluppare in termini applicativo-progettuali gli aspetti inerenti alle diverse connotazioni disciplinari del progetto di architettura, secondo un'articolazione e le competenze sia di matrice culturale sia professionale.
I laureati del CdS a ciclo unico, attraverso una variegata casistica di applicazioni operative relative ai molti aspetti della cultura architettonica, devono essere in grado di acquisire un elevato grado di conoscenza dimostrabile attraverso il progetto, e attraverso altri prodotti scientifico-disciplinari, quali relazioni, presentazioni, discussioni, sperimentazioni ecc. Ognuna di queste espressioni, deve dimostrare il possesso di competenze adeguate per poter ideare e legittimare, nonché risolvere, problemi progettuali e questioni tecniche anche complesse nel campo dell'architettura.
I laureati devono inoltre essere capaci di integrare la conoscenza delle diverse e possibili modalità tramite le quali il contesto culturale e ambientale, storico ed economico, nonché, interagendo con altri profili professionali più specializzati, la fisicità della costruzione coadiuvata dalla dimensione tecnologica e dalla modellazione fisico-matematica, riesce ad informare i molti aspetti della cultura progettuale.
Motivi dell'uso nelle attività affini di settori già previsti dal decreto per la classe
Il Corso di Laurea Magistrale ha la finalità preminente di formare laureati che possano accedere a professioni regolate da normative comunitarie; tale circostanza ha anche comportato il riconoscimento europeo del Corso di Laurea, in relazione alla Direttiva Comunitaria n. 85/384/CEE. Per questa ragione le materie affini e integrative sono state scelte prevalentemente nei settori disciplinari propri delle materie caratterizzanti, dal momento che esse meglio di altre integrano quelle competenze tecnico-progettuali capaci di completare la formazione e la preparazione degli allievi, finalizzata a un più soddisfacente esercizio della professione.
Il regolamento didattico del corso di studio e l'offerta formativa saranno tali da consentire agli studenti che lo vogliono di seguire percorsi formativi nei quali sia presente un'adeguata quantità di crediti in settori affini e integrativi che non sono già di base e/o caratterizzanti.
Nel dettaglio:
ICAR06 Topografia e cartografia
Le competenze relative a questo settore disciplinare sono di supporto alla formazione di base relativa alla lettura dei territori in base ai nuovi strumenti tecnologici. Tra le competenze del laureato formatosi in base a un indirizzo tematico più orientato alla componente territoriale (come previsto dalle specificità dell'Albo professionale) la presenza della competenza relativa ai sistemi evoluti di decifrazione delle caratteristiche territoriali è stata reputata opportuna per attivare, se necessario, un corso formativo nel settore dedicato allo studio del territorio.
ICAR09 Tecnica delle costruzioni
Le competenze relative a questo settore disciplinare sono di supporto alla formazione di base relativa alle caratteristiche strutturali degli edifici sempre più soggette ad ambiti specialistici sollecitati dalle normative più recenti. La necessità di formare un laureato in grado di gestire la complessità del progetto secondo ambiti di competenze complementari alla formazione di base rende opportuno attivare tali competenze ad integrazione di laboratori progettuali interdisciplinari attraverso cui sollecitare componenti di conoscenza che possano andare oltre le necessarie competenze di base della Tecnica delle Costruzioni.
ICAR12 Tecnologia dell'architettura
Le competenze relative a questo settore disciplinare sono di supporto alla formazione caratterizzante e e riguardano i processi di gestione del progetto. Avendo indicato tra le competenze del laureato la conoscenza dei metodi e degli strumenti per la gestione del processo progettuale come ambito complementare alla tecnologia dei sistemi costruttivi propria del settore disciplinare, si ritiene opportuna la sua presenza al fine della attivazione di un ambito formativo ad integrazione delle capacità gestionali e comportamentali del laureato nel campo della fattibilità tecnica del progetto di architettura.
ICAR14 Composizione architettonica e urbana
Si tratta di una delle discipline portanti del corso di studi, con caratteristica di disciplina di sintesi tra competenze diverse, il cui numero di CFU previsto nell'ambito disciplinare caratterizzante potrebbe essere rafforzato per l'implementazione di laboratori multidisciplinari che richiedono la disciplina della progettazione architettonica come trainante.
ICAR19 Restauro
La disciplina del restauro ha ampliato i propri orizzonti di competenza a seguito dell'istanza di recupero e valorizzazione del patrimonio storico e architettonico. A fronte di questa esigenza che si connota come un risposta specifica alle evoluzioni in atto e alle competenze previste per il laureato (richieste anche per l'iscrizione all'Albo professionale), si ritiene opportuna l'attivazione, qualora necessario, di corsi complementari ai contenuti caratterizzanti della disciplina del restauro, che possano integrare le attività laboratoristiche a carattere pluridisciplinare sui temi degli interventi sull'esistente.
ICAR20 Tecnica e Pianificazione urbanistica
Le competenze relative a questo settore disciplinare sono di supporto alla formazione caratterizzante e riguardano le nuove modalità di lettura e interpretazione dei fenomeni alla scala territoriali secondo le specificità derivanti da una visione trans-disciplinare. Nella formazione del laureato architetto, si ritiene opportuna la presenza di questo settore per integrare con competenze supplementari l'eventuale attivazione di corsi pratico-applicativi interdisciplinari.
ICAR21 – Urbanistica
L'ambito operativo del laureato in Architettura, delineato dalle connotazioni tematiche previste per l'iscrizione all'Albo professionale, implica la conoscenza dei processi di trasformazione della città e del territorio secondo logiche gestionali ed operative che tengano conto dei nuovi approcci alla concezione delle città e alla loro trasformazione. Pertanto si ritiene opportuna l'attivazione di questo ambito di competenze che possa andare a specificare il tema dell'urbanistica all'interno di laboratori progettuali di carattere interdisciplinare.
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
Il CdS prevede un unico curriculum ed è finalizzato all'apprendimento di capacità e competenze progettuali nel settore dell'architettura e delle trasformazioni della città e dell'ambiente. Obiettivo specifico è la formazione di una figura di "architetto" imperniata sulla cultura del progetto, che sappia coniugare cultura umanistica e competenze tecnico scientifiche e sia in grado di confrontarsi con le dinamiche dell'innovazione e della ricerca e di gestire la fattibilità realizzativa tenendo conto delle implicazioni di carattere sociale, economiche, normative e ambientali. Il CdS intende fornire una visione olistica del progetto di architettura, della città e dell'ambiente nelle sue connotazioni storiche, logico formali, costruttive, tecnologiche e di rappresentazione: un operatore culturale in grado di coordinare i diversi specialismi che concorrono a definire il progetto nelle sue diverse declinazioni tematiche e in grado di adeguarsi alla evoluzione del mondo professionale e alle innovazioni che investono il settore dell'architettura.
Il CdS adotta come riferimento alle competenze i requisiti delle normative nazionali (DPR n. 328/2001) ed internazionali a livello Europeo (Direttive Europee 85/384/CEE, 2005/36/EC, 2013/55/UE) rispetto alle quali ha ottemperato alla richiesta di conformità ottenendo nel 2014 conferma del riconoscimento del titolo. Inoltre il CdS assume con riferimento il documento elaborato dall'UIA – UNESCO sulla formazione dell'architetto (UIA and Architectural Education. Reflections and recommendations, Revised edition 2014).
Il CdS ha la durata normale di 5 anni e articola, senza soluzione di continuità, in un primo biennio di formazione di base e in un successivo triennio dedicato principalmente alle materie caratterizzanti e alla formazione applicata.
L'attività normale dello studente corrisponde mediamente al conseguimento di 60 cfu all'anno per un totale di 300 cfu. L'anno accademico è articolato in 2 periodi didattici (semestri), con una interruzione intermedia dedicata allo studio individuale e all'attività di verifica.
L'attività didattica si articola in corsi teorici e in corsi applicativi (laboratori) in cui viene sviluppata l'attività progettuale (prevalentemente nelle materie caratterizzanti e affini agli ultimi tre anni) e costituisce il corpo più consistente dei cfu; ulteriori cfu sono riservati ad esami a scelta dello studente, alla lingua straniera, alla prova finale e al tirocinio. Ai corsi teorici è affidato prevalentemente l'insegnamento degli aspetti teorico-scientifici delle discipline indispensabili per una solida formazione di base; i laboratori si concentrano sull'acquisizione delle capacità tecniche ed operative necessarie per lo sviluppo del progetto nelle sue differenti caratterizzazioni disciplinari, tematiche e scalari.
Il corso di laurea è stato progettato tenendo conto dell'esigenza di coerenza e continuità didattica nel percorso formativo all'interno delle singole filiere disciplinari e tra le diverse filiere disciplinari caratterizzanti la formazione dell'architetto, ottemperando ai criteri di valutazione di qualità e ottenendo l'accreditamento.
Consultazione con le organizzazioni rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni (Istituzione del corso)
Il Comitato di Indirizzo si riunisce il giorno 13 dicembre 2011 alle ore 16.00.
Il professor Bologna, delegato dal presidente del corso di laurea, prof Lucchesi descrive le caratteristiche del corso di laurea e presenta le modifiche apportate all'ordinamento.
Le modifiche non sono sostanziali, l'unica modifica effettuata riguarda lo spostamento in TAF C di 8 cfu del SSD ICAR/21, fatto questo dovuto all'accorpamento di due moduli dello stesso settore scientifico disciplinare.
Dopo attento esame il comitato approva all'unanimità le modifiche all'ordinamento del Corso di Studio.
Orientamento in ingresso
Le attività di orientamento in ingresso della Scuola di Architettura sono organizzate e coordinate dall'Ateneo, che opera attraverso il Delegato del Rettore all'Orientamento e l'Ufficio Orientamento - https://www.unifi.it/vp-11392-piano-di-orientamento.html -
I Delegati all'orientamento in ingresso della Scuola di Architettura partecipano ai progetti di Ateneo e organizzano eventi durante i quali presentano l'offerta formativa dei singoli Corsi di Studio.
L'Università di Firenze, in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Regionale (USR) per la Toscana, inoltre, è da tempo impegnata in percorsi di orientamento informativo e formativo volti a facilitare nei giovani la transizione Scuola-Università. Le attività sono rivolte principalmente agli studenti delle classi III, IV e V della scuola secondaria di secondo grado, che vengono coinvolti in attività teorico-pratiche finalizzate, per la Scuola di Architettura, ad avvicinarli al mondo dell'Architettura, del Design, dell'Urbanistica e del Paesaggio, evidenziando gli ambiti lavorativi dei diversi percorsi di studio.
Orientamento e tutorato in itinere
L'attività di orientamento e tutorato in itinere svolto dalla Scuola di Architettura è dedicato alle attività comuni a tutti i CdS, come tirocini curricolari e stage, con la delega a ciascun CdS per la gestione delle problematiche relative alla carriera degli studenti. Per quanto riguarda la carriera degli studenti e la gestione delle singolarità i CdS della Scuola operano in piena autonomia con attività di counseling da parte dei Presidenti e dei delegati, sia con la rilevazione dei bisogni che attraverso l'assistenza nella compilazione dei piani di studio individuali, l'attività di orientamento in itinere, al fine di favorire la scelta da parte degli studenti del percorso formativo e l'attività di sostegno degli studenti in difficoltà.
Queste attività sono supportate dal servizio di tutorato (laureandi, neo-laureati e Dottorandi) per favorire la regolarità del percorso di studi.
Assistenza per lo svolgimento di periodi di formazione all'esterno (tirocini e stage)
Tutti i CdS della Scuola di Architettura prevedono un periodo di formazione con il mondo del lavoro, secondo le indicazioni dei diversi Regolamenti didattici per durata e periodo.
Le strutture convenzionate con l'Ateneo per lo svolgimento dei tirocini sono gestite dal servizio di Ateneo St@ge online.
L'accesso al servizio è prevalentemente in modalità remota, con l'assistenza dei responsabili al tirocinio dei diversi CdS.
Il CdS offre un'ampia gamma di tipologie di tirocini e stage per completare la formazione con esperienze volte a orientare lo studente per il suo futuro inserimento nel mondo del lavoro.
Le esperienze sono svolte nel periodo:
- pre-laurea con il Tirocinio Curriculare;
- post-laurea con il Tirocinio extracurriculare;
- Tirocinio Professionale (solo per i CdS che prevedono l'esame di Stato per l'iscrizione all'Albo degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori).
Quest'ultimo sulla base della Convezione, stipulata tra il Dipartimento di Architettura e gli Ordini APPC della Toscana, prevista dal D.P.R. n.328 del 5 giugno 2001 che tratta la materia degli Esami di Stato per l'accesso alle professioni ordinistiche.
Per potenziare l'offerta esperienziale dei tirocini e stage e favorire il rapporto tra Didattica e Ricerca i CdS, di concerto con i responsabili delle Unità di ricerca del Dipartimento, orientano gli studenti sulla scelta di enti pubblici e sui Laboratori di Ricerca del Dipartimento di Architettura - DidaLabs http://www.dida.unifi.it/vp-130-laboratori.html.
I DidaLabs, per loro missione e funzionamento, offrono l'opportunità di incrementare quella connessione tra didattica e ricerca preparando gli studenti alla scelta della formazione del 3° ciclo del Dottorato arricchendo la formazione rispetto all'uso di metodologie e strumenti avanzati per il progetto.
Per rispondere alla crescente esigenza di svolgere esperienze lavorative all'estero la Scuola ha potenziato la comunicazione e la procedura per lo svolgimento di tirocini/stage all'estero nell'ambito dei Paesi dell'UE ed extra-UE sia con la procedura di selezione Erasmus+ sia con procedura volontaria. I tirocini/stage all'estero sono previsti sia per i tirocini curriculari sia per i tirocini extracurriculari.
Grazie ai protocolli d'intesa siglati tra Ateneo e Regione Toscana gli studenti sono informati e guidati per l'accesso ai contribuiti del Progetto GiovaniSì.
Tutte le informazioni e procedure sono fornite sulle pagine della Scuola e per le specifiche su quelle dei CdS.
Assistenza e accordi per la mobilità internazionale degli studenti
La Scuola di Architettura aderisce al programma comunitario LLP/ERASMUS PLUS. Il Programma permette agli studenti iscritti ad un Corso di Laurea, Laurea Magistrale o ad un corso post-laurea di: trascorrere un periodo di studio (min 3 mesi max 12) presso un'Istituzione partner di uno dei paesi partecipanti al programma, seguire i corsi e gli stage, usufruire delle strutture universitarie, ottenere il riconoscimento degli eventuali esami superati, sviluppare il proprio tema di tesi, svolgere infine tirocini formativi curriculari (menzionati di seguito).
Inoltre, nell'ultimo triennio, la Scuola, in coerenza e cooperazione con il Rettorato, e in linea con le politiche per l'internazionalizzazione dei maggiori atenei italiani, ha esteso le opportunità di mobilità e scambio Erasmus anche ai paesi extra-UE nell'ambito di accordi internazionali di collaborazione scientifica, quale ambito privilegiato di scambi finalizzati alla ricerca e alla didattica
https://www.architettura.unifi.it/vp-348-universita-partners.html
Per facilitare la consultazione degli accordi è possibile consultare l'Atlante delle attività internazionali alla pagina http://www.dida.unifi.it/vp-347-atlante-delle-attivita-internazionali.html
L'Ufficio Erasmus e Mobilità Internazionale della Scuola di Architettura è situato nella Sede di Santa Teresa, via della Mattonaia, 8, Firenze
Per i Tirocini all'estero il servizio è gestito dall'Ufficio Tirocini e Stage della Scuola di Architettura, via della Mattonaia 8.
Link alla pagina sul sito di Scuola:
http://www.architettura.unifi.it/ls-11-mobilita-internazionale.html
Il Corso di Studio in breve
Il Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Architettura (CdLM4cu) rappresenta la continuità storica del corso istituito nel 1936 presso l'Università degli Studi di Firenze. La sua istituzione si colloca nella lunga esperienza formativa della figura di architetto a Firenze e in Italia: alla Scuola fiorentina si sono formate intere generazioni non solo di architetti, ma anche di urbanisti e designer, molti dei quali si sono distinti nell'attività professionale così come in campo accademico.
Il CdLM4cu intende formare una figura connotata da una spiccata interdisciplinarità di conoscenze dell'architettura e della città e dell'ambiente nelle sue connotazioni storiche, logico formali, costruttive, tecnologiche e di rappresentazione; un operatore culturale e professionista capace di coordinare i diversi specialismi che concorrono a definire il progetto architettonico dotato di conoscenza basata su competenze ed abilità nelle singole tecniche
Nel corso del tempo, il CdLM4cu si è costantemente evoluto: l'attuale configurazione è il risultato di un continuo processo di riforma e adeguamento dettato dalle leggi nazionali e dalle riflessioni sulle evoluzioni culturali e sulle esigenze del mercato professionale. Con l'emanazione delle direttive europee sulla formazione dell'architetto, il CdLM4cu rilascia un titolo riconosciuto a livello europeo, che consente l'esercizio della professione e la libera circolazione dei professionisti in tutti i paesi della comunità europea. Con riferimento alla dimensione internazionale, il percorso formativo si ispira ai principi di qualità della formazione in Architettura promossi dalla International Union of Architects (UIA) in collaborazione con la United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization (UNESCO), che, in considerazione della crescente complessità del ruolo dell'architetto conseguente ai molteplici e variegati cambiamenti nel mondo, promuove il continuo miglioramento della formazione in architettura per affrontare le sfide socio-culturali e professionali e le istanze del nostro tempo.
Accompagnamento al lavoro
A livello di Ateneo è previsto il servizio "Orientamento al lavoro e Placement" che ha il compito di promuovere, sostenere, armonizzare e potenziare i servizi di orientamento in uscita delle singole Scuole. Il servizio offre al laureato informazioni e percorsi formativi utili per costruire un'identità professionale e progettare la sua carriera - https://www.unifi.it/vp-11161-placement.html Alle attività promosse dal Career Service - frutto di anni di ricerca scientifica condotta in Ateneo sulla materia dell'orientamento e del career counseling - contribuisce il rapporto continuo fra ricerca e sistemi produttivi che l'Università di Firenze ha potenziato attraverso la gestione delle attività di trasferimento tecnologico (Centro Servizi di Ateneo per la Valorizzazione della Ricerca e Gestione dell'Incubatore - CsaVRI).
La funzione di supporto mirato a orientare e favorire le scelte degli studenti avviene attraverso una serie di servizi e di iniziative comunicate sul web, e sui social e direttamente con la email @stud.unifi.it. In particolare l'Ateneo offre servizi per: Career counseling e Life Designing; Formazione al Lavoro; Incontri con le imprese; Sviluppo dell'intraprendenza; Borse e Premi post-Laurea e una bacheca Cerca/offerte di lavoro.
La Scuola partecipa, con un suo delegato, ai lavori della Piattaforma Orientamento e Placement con un impegno di riunione periodiche volte allo sviluppo di un programma condiviso.
Struttura organizzativa e responsabilità a livello di Ateneo
L'adozione di un Sistema Qualita' rappresenta per l'Ateneo fiorentino una decisione strategica che coinvolge tutti, a tutti i livelli, con lo scopo di migliorare la prestazione complessiva di UniFI negli ambiti istituzionali della formazione superiore, della ricerca e terza missione, e dell'organizzazione nel suo complesso.
E' compito degli Organi di governo dell'Ateneo -Rettore, Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione, Senato Accademico- definire la politica per l'Assicurazione della Qualita' e i relativi obiettivi. Agli Organi di Governo compete anche la promozione della politica e degli obiettivi nei confronti dell'intera organizzazione, secondo una logica di consapevolezza, condivisione e massimo coinvolgimento. Gli Organi assumono potere decisionale in merito alla eventuale ridefinizione del sistema di gestione per la qualita', alle azioni relative alla politica, agli obiettivi e al miglioramento in funzione della valutazione periodica dei risultati del sistema di AQ, delle informazioni e indicazioni del Presidio della Qualita' di Ateneo (PQA), degli esiti delle attivita' svolte dal Nucleo di Valutazione (NuV) e delle Commissioni Paritetiche Docenti- Studenti (CPDS), quest'ultime organizzate a livello di Scuola.
In una logica di AQ, gli Organi hanno deliberato (SA del 24 gennaio 2020 e DR n.207/25717 del 11 febbraio 2020) la costituzione dell'attuale Presidio della Qualita', struttura operativa con compiti attribuiti dagli Organi stessi in accordo anche con quanto previsto dalla Linee Guida ANVUR AVA. In tal senso il PQA svolge funzioni di accompagnamento, supporto, attuazione delle politiche di AQ di Ateneo e dei relativi obiettivi per la didattica, la ricerca e la terza missione, promuove la cultura per la qualità, svolge attività di pianificazione, sorveglianza e monitoraggio dei processi di AQ, promuove il miglioramento continuo e supporta le strutture di ateneo, compresi Dipartimenti, Scuole e CdS, nella gestione e implementazione delle politiche e dei processi per l'AQ. Il PQA organizza, inoltre, attivita' di informazione/formazione per il personale a vario titolo coinvolto nel sistema di AQ, compresa la componente studentesca, svolge attivita' di auditing interno sull'organizzazione della formazione e la ricerca, organizza e sovrintende ad ulteriori iniziative in tema di attuazione delle politiche di AQ ricollegabili alle attivita' istituzionali di Ateneo. Il PQA stabilisce e controlla il rispetto dei tempi di attuazione delle procedure per l'AQ e verifica i contenuti dei documenti richiesti da ANVUR-AVA (SUA CdS, documenti di Riesame, Schede di monitoraggio dei CdS, SUA RD, Relazioni annuali delle CPDS, ecc.). Il PQA si interfaccia con le strutture interne dell'organizzazione di Ateneo, essenzialmente le strutture per la didattica e la ricerca (CdS, Dipartimenti e Scuole, loro delegati per l'AQ) con lo scopo di svolgere funzioni di promozione, sorveglianza e monitoraggio del miglioramento continuo della qualita' e di supporto all'organizzazione della AQ. Il PQA contribuisce alla gestione dei flussi informativi e documentali a supporto dei processi di assicurazione della qualita', con particolare attenzione a quelli da e verso gli Organi di governo, il NuV, le CPDS, i Dipartimenti, le Scuole ed i CdS. Il Presidio della Qualita' redige una Relazione annuale sul suo operato e relaziona gli Organi sullo stato di implementazione dei processi di AQ, sui risultati conseguiti e sulle iniziative da intraprendere.
Al Nucleo di Valutazione (NuV), organo di Ateneo (Statuto, art.17), competono le funzioni (Leggi 537/93, 370/99 e 240/2010) di valutazione interna relativamente alla gestione amministrativa, alle attività didattiche e di ricerca, agli interventi di sostegno al diritto allo studio, attraverso la verifica del corretto utilizzo delle risorse pubbliche, dell'imparzialita' e del buon andamento dell'azione amministrativa, della produttivita' della didattica e della ricerca. In aggiunta alla Legge 240/2010 il DM 987/16 attribuisce al NuV ulteriori compiti che riguardano la valutazione della politica di AQ in funzione anche delle risorse disponibili, la valutazione di efficienza ed efficacia dei processi e della struttura organizzativa dell'Ateneo nonché delle azioni di miglioramento, la valutazione e messa in atto dell'AQ per la formazione e la ricerca a livello di Corsi di Studio (CdS), Dipartimenti e Strutture di raccordo (Scuole). Il NuV accerta la persistenza dei requisiti quantitativi e qualitativi per l'accreditamento iniziale e periodico dei CdS e della Sede (Ateneo). Il NuV si configura come organo di valutazione interna di Ateneo e come tale si interfaccia con gli Organi di governo ed il Presidio della qualità. In tal senso effettua un'adeguata e documentata attivita' annuale di controllo ed indirizzo dell'AQ da cui risultano pareri, raccomandazioni ed indicazioni nei confronti del PQA e degli Organi di governo di Ateneo. Sono interlocutori esterni del NuV il MUR ed l'ANVUR.
L'organizzazione del sistema di AQ di Ateneo coinvolge anche le strutture operative: Dipartimenti, Scuole, CdS. A livello di Scuola, intesa come struttura di raccordo e coordinamento dell'offerta formativa (Statuto, art.30), e' presente la CPDS Commissione Paritetica Docenti-Studenti (Statuto, art.31 et al.) quale osservatorio permanente sulle attivita' didattiche. Informazioni su composizione, funzioni e compiti della CPDS sono riportate di seguito. Preme qui sottolineare il ruolo di valutazione svolto dalla Commissione relativamente all'offerta formativa della Scuola in cui essa e' incardinata e ai servizi agli studenti, ruolo valutativo che per certi aspetti si ricollega a quello svolto dal NuV a livello gerarchico più elevato. L'attivita' della CPDS si concretizza con una Relazione annuale trasmessa al NuV e agli Organi di governo, oltre che al PQA in qualita' di struttura di supporto. L'Ateneo considera la Relazione annuale della CPDS un punto cardine del processo di AQ per la didattica e del miglioramento continuo dell'offerta formativa e dei servizi agli studenti. La relazione costituisce un elemento essenziale per la procedura di Riesame Ciclico dei CdS e deve essere discussa e recepita nei contesti collegiali (es. Consiglio di Corso di Studio, Consiglio di Dipartimento, Consiglio di Scuola).
A livello di Corso di studio (o gruppi di CdS) il sistema di AQ prevede la costituzione di una specifica commissione, denominata Gruppo di Riesame (GdR), comprendente la componente studentesca, con compiti di autovalutazione dell'offerta formativa erogata dal CdS. L'attivita' svolta, opportunamente documentata, mira al miglioramento della didattica e dei servizi agli studenti. In una logica di sistema, il CdS si uniforma alle politiche e agli obiettivi, sia strategici che operativi, definiti a livello di Ateneo. Il Responsabile (Presidente) del GdR si raccorda con il Referente di Scuola per la qualita' ed il Consiglio di CdS. L'attivita' del GdR e' documentata attraverso gli esiti delle riunioni effettuate nel corso dell'anno e, soprattutto, da riunioni ad hoc per l'analisi delle Schede di Monitoraggio Annuale (SMA) e la predisposizione del Rapporto di Riesame Ciclico.
I Dipartimenti sono coinvolti nell'organizzazione per l'AQ sia per la didattica che per la ricerca ed il trasferimento tecnologico. A seguito della Legge 240/2010 l'offerta didattica e', come noto, incardinata nei Dipartimenti i quali, sul fronte della ricerca ed il trasferimento tecnologico, sono impegnati periodicamente nella redazione di un documento di sintesi: la Relazione annuale dipartimentale. In attesa della revisione da parte di ANVUR della SUA-RD, l'Ateneo ha predisposto una forma di presentazione dei risultati sulla base delle indicazioni ANVUR (e quindi anche delle recenti Linee Guida ANVUR per la Terza missione) e di esigenze di Ateneo per la valutazione di efficienza ed efficacia degli obiettivi perseguiti dal Dipartimento.
Dettagli sull'Organizzazione di Ateneo per l'AQ sono presenti nelle pagine del Presidio Qualità: https://www.unifi.it/upload/sub/quality/assicurazione_qualita/15_AQ.pdf
Organizzazione e responsabilità della AQ a livello del Corso di Studio
l CdS è da tempo impegnato nella valutazione della qualità della propria offerta formativa. E' inserito nel percorso di certificazione secondo il modello CRUI sin dall'A.A. 2004/2005, ottenendo nel luglio 2011, la Certificazione della Qualità dei Corsi di Studio Universitari con prescrizioni e visita di sorveglianza a 3 anni in data 13 luglio 2011 attestato N.221
Il Consiglio di CdS (CCdL) è impegnato per lo sviluppo e l'attuazione di un sistema di gestione in qualità, secondo il modello Autovalutazione, Valutazione, Accreditamento dell'ANVUR, affidato al Gruppo di Riesame (GdR) ufficialmente costituito all'interno del CdS.
Attualmente il Gruppo di Riesame è costituito dai seguenti membri
Nome e Cognome - Ruolo nel Gruppo di Riesame - Ruolo nel CdS
Prof.ssa Paola Gallo (Presidente del GdR - Docente del CdS)
Prof. Roberto Bologna (Presidente del CdS - Responsabile del Riesame - Docente del CdS)
Membri:
Prof.ssa Giovanna Ranocchiai, Docente del CdS
Prof.ssa Francesca Privitera, Docente del CdS
Prof. Fabio Lucchesi, Docente del CdS
Riccardo Righini Rappresentante studenti
Il criterio in base al quale vengono scelti i componenti del Gruppo di Riesame tiene conto delle diverse aree disciplinari coinvolte nel CdS: materie di base, materie caratterizzanti dell'area Architettura, materie affini. La composizione del GdR prevede una unità di personale amministrativo della presidenza, in condivisione con altri CdS, ed un rappresentante degli studenti. Al fine di sensibilizzare i docenti e per un maggior coinvolgimento, il GdR ha visto e vedrà nel corso dell'anno alcune sostituzioni nella sua composizione con il continuo avvicendamento di alcuni membri.
Il Presidente del GdR coordina le attività e riporta gli esiti nell'ambito del Comitato per la didattica di CdS (CD) e nel CCdS, sottoponendo a discussione ed approvazione per quanto di competenza. Per alcuni quadri previsti dalla sezione Qualità della SUA il GdR si avvale di informazioni provenienti da vari uffici (Presidenza, strutture didattiche, Polo biomedico e tecnologico, ecc.) nonché informazioni fornite da SIAF (Sistema Informatico dell'Ateneo Fiorentino) e dall'Ufficio Servizi statistici di Ateneo.
Il Gruppo di Riesame ha prodotto il Rapporto di riesame iniziale in data 1 marzo 2013 e successivamente i rapporti di Riesame annuale:
- 2013/2014 (approvato in data 30 gennaio 2014 dal CCdS)
- 2014/2015 (approvato in data 14 gennaio 2015 dal CCdS)
- 2015/2016 (approvato in data 16 dicembre 2015 dal CCdS)
I seguenti rapporti di Riesame Ciclico:
2017 (approvato in data 20/04/2018)
Programmazione dei lavori e scadenze di attuazione delle iniziative
Il Gruppo di Riesame del CdS organizza i lavori secondo il seguente programma:
Gestione: incontri specifici per la realizzazione delle azioni previste secondo quanto inserito e nei tempi previsti nell'ultimo Rapporto di Riesame presentato.
Autovalutazione: riunioni periodiche di coordinamento trimestrali per verificare se gli obiettivi previsti sono stati raggiunti
- Scadenze: Aprile/Luglio/Settembre
- Miglioramento: progettazione delle azioni migliorative per il successivo a.a.
Programmazione: pianificazione dei lavori in previsione delle prossime scadenze per la compilazione delle schede SUA per quanto riguarda:
- rilevamento dei dati relativi all'opinione degli studenti e dei laureati
- elaborazione e valutazione dei risultati,
- aggiornamento dei dati statistici relativi ai risultati della formazione
Riesame annuale
L'attivita' di Riesame del sistema di Assicurazione della Qualita' è condotta a diversi livelli.
A livello di Ateneo il contributo e' fornito prevalentemente dal Presidio della Qualita' il quale, nel ruolo di struttura operativa, svolge funzioni
di accompagnamento, supporto, attuazione delle politiche di AQ di Ateneo e dei relativi obiettivi per la didattica, la ricerca e la terza missione.
Gli esiti dell'attività di monitoraggio sviluppata dal Presidio costituiscono l'input per l'individuazione delle aree di miglioramento e del processo
di revisione. In logica di sistema, il riesame viene poi svolto dal CdS ogni anno. Nell'ambito di tale attivita' rientra l'analisi critica degli indicatori
presenti nelle Schede di Monitoraggio Annuale (SMA). In tal senso l'attivita' di riesame si concretizza, annualmente,
con un sintetico commento fatto dal CdS sugli indicatori al fine di individuare e proporre azioni di miglioramento su criticità eventualmente emerse.
Come da indicazione ANVUR, non è più prevista la redazione formale di un Rapporto di Riesame Annuale ma, in sostituzione, una relazione di commento
agli indicatori delle SMA con scadenza 31 dicembre di ogni anno.
Ad integrazione di questa attivita' potra' essere previsto un Riesame più approfondito (Riesame ciclico), da effettuarsi
con scadenza periodica, massimo quinquennale, che riguarda ulteriori aspetti, rispetto a quanto previsto dalle SMA,
tra cui analisi relative ai principali mutamenti del CdS nel corso degli ultimi anni, valutazione sull'esperienza dello studente
(attività e i servizi agli studenti, percorso formativo e valutazione della didattica, gestione dell'internazionalizzazione, ecc.),
le risorse del CdS (infrastrutturale e di personale), il monitoraggio e la valutazione. Il Riesame ciclico, quando previsto,
si concretizza con un Rapporto (Rapporto di Riesame Ciclico) che integra comunque la relazione di commento alle SMA. Sia il Rapporto di Riesame
Ciclico che la relazione di commento alle SMA sono portati all'approvazione del Consiglio di CdS.
Sintesi della relazione tecnica del nucleo di valutazione - Scheda SUA
Il CdS è trasformazione dell'omonimo corso di studio quinquennale preesistente.Per l'adeguamento al DM270 vengono apportate modifiche per rafforzare il ruolo del progetto il numero di esami è ridotto a 30.Il Comitato di Indirizzo di Facoltà ha espresso parere favorevole alla trasformazione.La descrizione degli obiettivi specifici del corso contiene indicazioni non completamente pertinenti, mentre nella descrizione dei risultati di apprendimento manca una indicazione delle modalità e degli strumenti didattici, del loro conseguimento e della loro verifica: si tratta di elementi che andranno precisati nella fase di attivazione.Alla prova finale sono attribuiti da 18 CFU.In fase di definizione dei regolamenti dovranno essere riconsiderati i contenuti degli insegnamenti o le modalità della didattica e degli accertamenti per un miglioramento degli standard qualitativi relativi al conseguimento degli obiettivi formativi, alla progressione della carriera degli studenti ed al gradimento degli studenti.Le risorse di docenza sono appropriate e la copertura degli insegnamenti con personale strutturato rispetta i requisiti qualitativi stabiliti dal Senato accademico in particolare per quanto riguarda la copertura di oltre il 70% dei CFU con docenti di ruolo.E' soddisfatto anche il requisito per il valore dell'indice docenti equiv./doc.ruolo pari almeno a 0,8. Le strutture didattiche a disposizione del Corso di studio sono adeguate.L'attività di ricerca collegata è di notevole livello.
Consultazione con le organizzazioni rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni (Consultazioni successive)
Il CdS si avvale del comitato di indirizzo, coordinato dalla Scuola, che costituisce il riferimento comune a più Corsi di Studio dell'area dell'Architettura, dell'Urbanistica e del Paesaggio; un comitato di indirizzo che nella sua composizione vede la presenza prevalente delle organizzazioni professionali (nelle sue articolazioni locali, regionali e provinciali), con i quali sono in essere attività di consultazione, anche parziale e determinate da opportunità di interlocuzione in coincidenza con eventi formali e non, e che risulta ancora adeguato ai fini della definizione del profilo professionale che il CdS intende formare.
Gli incontri vengono perlopiù effettuati periodicamente per quanto riguarda il partenariato allargato e con riunioni di lavoro fissate specificatamente su tematiche distinte che riguardano in particolare le relazioni tra l'offerta formativa e gli enti di riferimento come la gestione del Tirocinio Professionale e dell'esame di Stato.
Durante l'ultima riunione (che risale al 16 gennaio 2019) l'elenco degli interlocutori ha subito un indispensabile aggiornamento in funzione degli avvicendamenti dei ruoli avvenuti nelle diverse istituzioni presenti, ma soprattutto in funzione dei nuovi rapporti che si sono stabiliti attraverso le esperienze dei tirocini svolti nel tempo dagli studenti e per merito di diverse linee di ricerca condotte dai docenti che afferiscono al dipartimento di cui fa parte il CdL.
All'interno di questo quadro un ulteriore riferimento per questo asse formativo, sono le amministrazioni comunali e il sistema delle Soprintendenze per i Beni Culturali e Ambientali, che vengono coinvolte in occasione di ricerca e/o didattica in cui possono contribuire a delineare e orientare gli obiettivi per i quali è stato istituito il CdS.
Modalità di svolgimento della prova finale
1) La Tesi di Laurea consiste in una elaborazione originale e si articola come percorso di ricerca applicata o come percorso di progettazione e avviene sotto la guida di un docente di ruolo con funzioni di relatore, scelto preferibilmente tra i docenti del CdS.
2) Per essere ammesso alla discussione della tesi, lo studente deve avere acquisito tutti i crediti, pari a 300 CFU, nelle restanti attività formative.
Il voto di laurea verrà calcolato tramite il bilanciamento tra la media pesata degli esami sostenuti durante il corso di studi ed il voto assegnato dalla Commissione di laurea che tiene conto dell'elaborato finale.
Modalità di ammissione
1) Per l'accesso al Corso è richiesto il possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. Lo studente deve possedere le conoscenze linguistiche, storiche, tecniche, artistiche, matematiche fisiche di base; inoltre, deve conoscere l'italiano ed almeno una lingua straniera oltre alla madrelingua.
2) Gli studenti vengono ammessi al primo anno del CdS in numero programmato, fissato annualmente dal Consiglio di Dipartimento, in base ad un test predisposto a livello nazionale.
La natura e le modalità della prova sono definite da normative nazionali e regolamentate da disposizioni dell'Ateneo. In base agli esiti della prova è formulata una graduatoria degli aspiranti basata sulle loro conoscenze e attitudini per gli studi ai quali intendono iscriversi.
Nei casi in cui la verifica delle conoscenze richiesta per l'accesso non abbia raggiunto il punteggio minimo richiesto, per gli ammessi in graduatoria utile sono previsti obblighi formativi aggiuntivi nelle materie di base da attuarsi con corsi di recupero.
3) Nei casi di ingresso di studenti che hanno avviato il percorso di studi in altri atenei o corsi di studio, nel rispetto delle norme generali a livello nazionale, la Commissione Trasferimenti e Passaggi ha il compito di valutare l'eventuale convalida di esami sostenuti e crediti acquisiti e proporre l'approvazione al Consiglio del CdS o al Comitato per la didattica delegato a tale funzione.
Nel rispetto dell'art. 23 comma 1 del Regolamento Didattico di Ateneo (DR n. 731/2015), i trasferimenti si effettuano nel numero di posti resi disponibili a seguito della programmazione annuale. L'eventuale selezione avviene sulla base della regolarità e qualità della carriera dello studente, prendendo in considerazione il numero di esami sostenuti e la media dei voti conseguiti.
I termini per la presentazione delle domande di trasferimento e di passaggio sono stabiliti nel Manifesto degli Studi, con congruo anticipo rispetto all'inizio dell'anno accademico, per consentire la valutazione e l'eventuale selezione dei richiedenti entro l'inizio dei corsi.
4) Come previsto all'art. 149, comma 2, del T.U. delle Leggi sull'istruzione superiore, n. 1592/1933, la carriera si intende decaduta per coloro i quali non sostengano esami per otto anni consecutivi, e pertanto, qualora intendano esercitare i diritti derivanti dalla iscrizione, debbono rinnovare l'iscrizione al CdS e ripetere le prove già superate."