I laureati del Corso di Laurea in Disegno Industriale, come tecnici di progetto - devono:
- saper progettare oggetti - fisici o virtuali - di media - bassa complessità, nei differenti ambiti del design di prodotto, degli interni, della comunicazione, della moda;
- esser in grado di gestire la comunicazione dell'impresa o comunque la progettazione grafica di artefatti cartacei o multimediali;
- possedere gli strumenti del disegno tecnico manuale e computerizzato (2D e 3D);
- saper elaborare presentazioni multimediali;
- elaborare e sintetizzare un sistema di conoscenze in relazione alle tematiche oggetto del progetto;
- comprendere e valutare le tecnologie ed i materiali di produzione;
- aver acquisito conoscenze di sociologia dei consumi e la capacità di elaborare un profilo marketing del prodotto;
- essere capaci di comunicare efficacemente, in forma scritta ed orale, in almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano.
I laureati della classe svolgeranno attività nell'ambito della libera professione, degli studi e le società di progettazione, delle imprese, delle istituzioni ed enti pubblici e privati o comunque in tutti quei settori che esprimono una domanda di competenze specifiche di progetto.
In dettaglio, tra i settori produttivi oggetto dell'attività del designer così formato, sono individuati quelli relativi al prodotto design oriented nei quattro ambiti: prodotto, interni, comunicazione, moda - dall'arredo e complemento all' illuminazione, dai mezzi di trasporto all'elettronica di consumo – all'exhibit design, alla creazione di prodotti per la valorizzazione dei beni culturali, fino alle macchine utensili e a settori tradizionalmente non orientati al design. Sono inoltre di competenza del designer i settori della comunicazione, dall'editoria multimediale al web design, dall'immagine coordinata all'identità di marca, includendo i campi emergenti legati ai nuovi media ed alle nuove tecnologie, i prodotti e i complementi per la moda nelle sue differenti declinazioni.
Gli obiettivi formativi saranno perseguiti anche attraverso gli stage, le esperienze dirette su briefing partecipato università-impresa, i work shop, la partecipazione delle aziende alle esperienze di tesi ed altre forme didattiche e formative di tipo integrato.
Relativamente al percorso formativo, questo si basa fondamentalmente su tre principi:
- la costruzione di un sistema di conoscenze finalizzate al progetto;
- la centralità dell'azione progettuale - rivolta all'oggetto e al prodotto grafico;
-lo stretto rapporto con il sistema produttivo come luogo di applicazione e verifica delle conoscenze apprese.
Il corso è articolato in sei semestri, seguendo un criterio generale di progressione delle conoscenze sia in rapporto ai singoli ambiti disciplinari, sia nel coordinamento trasversale tra loro.
Relativamente alle modalità della didattica, questa è organizzata in lezioni frontali e laboratori. Il laboratorio costituisce la modalità didattica caratterizzante gli insegnamenti progettuali del Corso di Laurea.
All'ultimo anno è previsto uno stage o tirocinio da svolgersi in aziende che operano nel campo del disegno industriale, in studi e società di progettazione, in istituzioni ed enti pubblici o privati o comunque in tutti quei settori che esprimono una domanda di competenze specifiche di progetto.
La prova finale consiste nella elaborazione di un progetto di un prodotto materiale (oggetto d' uso, prodotto d'arredo e allestimento), di comunicazione (grafica cartacea o immateriale-multimediale), di moda, in stretto rapporto con lo stage o tirocinio effettuato.
Profilo professionale e sbocchi occupazionali
Il CdS ha come obiettivo la formazione di tecnici di progetto in grado di operare con competenza in tutte le fasi esecutive del progetto di artefatti industriali. Il profilo professionale dipende dall'orientamento scelto dallo studente nell'ambito del percorso formativo offerto e dagli insegnamenti previsti nel proprio piano di studio.
Nel complesso si individuano i seguenti profili:
P1: Tecnico in design del prodotto.
P2: Tecnico in design della comunicazione.
P3: Tecnico in design degli interni.
P4: Tecnico in design della moda.
Funzione in un contesto di lavoro:
P1: Tecnico in design del prodotto.
Dovrà conoscere, in particolare, i metodi, gli strumenti, le tecniche e le tecnologie di progettazione dei prodotti industriali e dei sistemi prodotto relativi alla rappresentazione materica, formale e funzionale del prodotto, alla definizione dei caratteri strutturali, alle tecnologie di lavorazione e produzione, alle metodologie di pianificazione e progettazione dei prodotti, alla conoscenza dei sistemi economici, dei sistemi aziendali, della cultura di impresa e dei contesti culturali e di consumo, nonché di tutti gli aspetti che riguardano la loro distribuzione ed immissione sul mercato.
P2: Tecnico in design della comunicazione.
Dovrà conoscere in particolare i metodi, gli strumenti, le tecniche e le tecnologie della comunicazione: dalla conoscenza dei meccanismi percettivi, dei linguaggi visivi, dei sistemi cromatici alle tecniche della rappresentazione visiva, grafica e tipografica, fotografica e cinematografica, video e multimediale. Dovranno possedere quindi gli strumenti necessari per affrontare il progetto di artefatti comunicativi nelle diverse configurazioni possibili: segnaletica ambientale, prodotti grafici analogici e digitali, prodotti editoriali, editoria multimediale e interattiva on-line e off-line.
P3: Tecnico in design degli interni
Dovrà conoscere in particolare i metodi, gli strumenti, le tecniche e le tecnologie di progettazione e realizzazione degli interni relativi alla distribuzione funzionale delle attività, al progetto e controllo dei fattori costruttivo-strutturali e microambientali (luce, colore, suono, ecc.), ai criteri di scelta dei materiali e delle tecniche esecutive proprie degli interventi di interni, di allestimento, di arredamento e alla loro valutazione economico-estimativa, nonché alla scelta dei linguaggi e delle tecniche di rappresentazione.
P4: Tecnico in design della moda
Dovrà conoscere in particolare i metodi, gli strumenti, le tecniche e le tecnologie di progettazione e realizzazione dei prodotti moda e dimostrare una particolare sensibilità nei confronti dei fenomeni della contemporaneità. In particolare dovrà possedere adeguate conoscenze nel settore del fashion design e nelle tecniche della moda, in relazione agli aspetti professionalizzanti dei rispettivi ambiti e in particolare dovrà dimostrare conoscenze e capacità applicative tali da riconoscere i problemi e individuare le soluzioni nel settore della produzione di moda e di tutti gli ambiti ad essa legati.
Competenze associate alla funzione:
Competenze comuni ai quattro profili:
- competenze di base di natura scientifica, tecnologica, umanistica, in grado di supportare le diverse specializzazioni di progetto nei differenti percorsi formativi intrapresi;
- competenze specifiche sul settore di vocazione del CdS, sia sul piano tecnico ingegneristico sia sul piano storico-critico, sia sul piano progettuale;
- competenze che consentano di svolgere la funzione di raccordo tra il momento di ideazione e quello di produzione coprendo le diverse attività che, dalla progettazione del prodotto (sia esso un prodotto materiale o un artefatto di altra natura) al suo sviluppo, fino alla fase di produzione su larga scala, declinano i numerosi apporti tecnico-progettuali che conducono alla definizione del prodotto stesso in tutti i suoi aspetti estetici ed artistici, economici.
In particolare i laureati del CdS devono avere acquisito competenze tali da:
- sapere progettare oggetti di media - bassa complessità;
- essere in grado di gestire la comunicazione dell'impresa o comunque la progettazione grafica di artefatti cartacei o multimediali;
- possedere gli strumenti del disegno tecnico manuale e computerizzato (2D e 3D);
- saper elaborare presentazioni multimediali;
- elaborare e sintetizzare un sistema di conoscenze in relazione alle tematiche oggetto del progetto;
- comprendere e valutare le tecnologie ed i materiali di produzione;
- avere acquisito conoscenze di sociologia dei consumi e la capacità di elaborare un profilo marketing del prodotto;
- essere capaci di comunicare efficacemente, in forma scritta ed orale, in almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano.
Sbocchi occupazionali:
I principali sbocchi occupazionali previsti dal CdS sono:
- attività professionali in diversi ambiti quali la libera professione, le istituzioni e gli enti pubblici e privati, gli studi e le società di progettazione, le imprese e le aziende che operano nel campo del disegno industriale e della moda o comunque in tutti quei campi emergenti che esprimono domanda di profili con competenze di tecnici di progetto.
Nello specifico, in relazione ai profili individuati:
P1: (Tecnico in design del prodotto) tra i settori produttivi oggetto dell'attività del designer così formato sono individuati quelli relativi al prodotto - dall'arredo e complemento all'illuminazione, dai mezzi di trasporto all'elettronica di consumo, dall'exhibit design alla creazione di prodotti per la valorizzazione dei beni culturali, fino alle macchine utensili e a settori tradizionalmente no design oriented.
P2: (Tecnico in design della comunicazione) tra i settori produttivi oggetto dell'attività del designer così formato sono individuati quelli relativi alla comunicazione - dall'editoria multimediale al web design, dall'immagine coordinata all'identità di marca, includendo i campi emergenti legati ai new media ed alle nuove tecnologie.
P3: (Tecnico in design degli interni) tra i settori produttivi oggetto dell'attività del designer così formato sono individuati quelli relativi alla progettazione di interni - dalla distribuzione funzionale delle attività al progetto e controllo dei fattori costruttivo-strutturali e microambientali, ai criteri di scelta dei materiali e delle tecniche esecutive proprie degli interventi di interni, di allestimento, di arredamento e alla loro valutazione economico-estimativa, nonché alla scelta dei linguaggi e delle tecniche di rappresentazione.
P4: (Tecnico in design della moda) tra i settori produttivi oggetto dell'attività del designer così formato sono individuati quelli relativi alla progettazione per la moda- dall'abbigliamento agli accessori, dall'editoria al web design, dall'immagine coordinata all'identità di marca, includendo i campi emergenti legati ai new media ed alle nuove tecnologie.
Requisiti di accesso ai corsi di studio
Per essere ammessi al corso di laurea occorre possedere un diploma di scuola secondaria superiore, o di altro titolo conseguito all'estero, riconosciuto idoneo.
Gli iscritti al Corso dovranno conoscere almeno una lingua straniera della Unione Europea, oltre l'italiano, con livello B1. Il livello di conoscenza della lingua straniera dell'Unione Europea dovrà essere dimostrato al momento dell'iscrizione al corso di laurea mediante certificazione rilasciata dalla scuola media superiore o da strutture accreditate.
Per gli iscritti di nazionalità diversa da quella italiana è richiesta la conoscenza della lingua italiana con livello B2. Il livello di conoscenza della lingua italiana dovrà essere dimostrato al momento dell'iscrizione al Corso di laurea mediante certificazione rilasciata da strutture accreditate.
A fronte dell'accertamento di un debito formativo da parte degli studenti del primo anno, secondo le procedure definite dall'Università di Firenze, il corso promuove, compatibilmente con le risorse umane, logistiche e finanziarie disponibili, attività propedeutiche e integrative finalizzate a colmare tale debito nell'ambito delle conoscenze di base nel campo della matematica e del disegno. Tali attività potranno essere poste in essere anche in comune con altri corsi di laurea della stessa classe o di classi affini e si svolgeranno nel primo e nel secondo semestre del primo anno di corso. L'eventuale debito formativo si assolve comunque in sede di acquisizione dei crediti previsti per il primo anno di corso secondo quanto previsto dall'articolo 8 (Criteri di accesso ai corsi di studio e recupero obblighi formativi aggiuntivi) del Regolamento didattico d'Ateneo.
La tipologia dei singoli insegnamenti del Corso di Laurea prevede un rapporto docenti/studenti adeguato alla formazione diretta e personale, in grado di far emergere il talento creativo individuale oltre che le applicazioni convenzionali della formazione. Ciò potrà comportare l'esigenza di una selezione all'ingresso qualora le domande fossero superiori a quelle previste per la tipologia di corso. Le eventuali prove saranno di tipo misto, test a risposta multipla e prova grafica, colloquio.
Articolazione delle attivita' formative ed eventuali curricula
Il percorso formativo del CdS introduce agli strumenti della progettazione, coerentemente con il loro sviluppo nei differenti campi di pratica delle professioni tecnico progettuali.
Gli ambiti maggiormente consolidati sono: "design del prodotto"; "design della comunicazione"; "design degli interni" e "design della moda". E' inoltre possibile lo sviluppo di altri percorsi formativi per tecnici del progetto in tutti quei settori che rappresentano realtà trainanti dell'economia nazionale, legati a specificità territoriali e culturali. Sono inoltre inclusi nel percorso di studi attività professionalizzanti tese a favorire l'incontro tra studenti e mondo professionale e aziendale.
Gli obiettivi formativi saranno perseguiti anche attraverso gli stage, le esperienze dirette su briefing partecipato università-impresa, la partecipazione delle aziende alle esperienze di tesi e ad altre forme didattiche e formative di tipo integrato.
Relativamente al percorso formativo questo si basa fondamentalmente su tre principi:
-la costruzione di un sistema di conoscenze finalizzate al progetto;
-la centralità dell'azione progettuale rivolta al design nelle quattro articolazioni di prodotto, interni, comunicazioni, moda;
-lo stretto rapporto con il sistema produttivo come luogo di applicazione e verifica delle conoscenze apprese.
Il CdS prevede un solo curriculum ed è articolato in sei semestri, seguendo un criterio generale di progressione delle conoscenze sia in rapporto ai singoli ambiti disciplinari, sia nel rapporto interdisciplinare tra loro.
Il Corso di laurea prevede 19 esami.
L'attività normale dello studente corrisponde al conseguimento di 60 crediti all'anno. Lo studente che abbia comunque ottenuto 180 crediti, adempiendo a tutto quanto previsto dalla struttura didattica, può conseguire il titolo anche prima della scadenza triennale.
Per quanto riguarda i crediti formativi, 1 CFU corrisponde a 25 ore di studio suddivise in 8 ore di lezione o di didattica di laboratorio in aula e 17 ore di studio autonomo.
Attività autonomamente scelte dallo studente
Lo studente deve totalizzare 12 CFU mediante discipline scelte autonomamente tra i corsi universitari attivi nei Corsi di laurea dell'Ateneo di Firenze o nei primi tre anni dei Corsi di studio a Ciclo unico.
Tipologia delle forme didattiche, anche a distanza, degli esami e delle altre verifiche del profitto
La didattica è organizzata in lezioni frontali e parte applicativa. Il laboratorio costituisce la modalità didattica caratterizzante gli insegnamenti progettuali del corso di laurea.
Il laboratorio consente di ottenere un rapporto docente/studenti più equilibrato, di sviluppare una didattica più efficace e di favorire la regolarità del corso di studi. Oltre a lezioni ed esercitazioni, il laboratorio prevede attività didattica individuale o in piccoli gruppi attraverso la modalità delle revisioni.
Non sono previste attività di didattica a distanza in quanto ritenute non adatte alla formazione di progettisti.
Modalità d'esame:
Gli esami, a seconda che si tratti di discipline teoriche o applicative, saranno di tipo diverso:
a) prove orali;
b) prova scritta + prova orale.
c) prove tecnico-grafiche (sia in aula, che con preparazione di book di progetto ) + colloqui orali;
d) discussione di un elaborato progettuale sviluppato nel corso del laboratorio.
La preparazione dello studente può essere accertata anche mediante prove parziali durante lo svolgimento del corso.
Le modalità di svolgimento delle prove d'esame saranno stabilite nel dettaglio dai singoli docenti e comunicate attraverso la pubblicazione dei programmi sul sito www.design@unifi.it.
Modalita' di verifica della conoscenza delle lingue straniere
Per l'esame di lingua straniera (3 CFU) è richiesto il conseguimento del livello B2 in una lingua dell'Unione Europea, diversa dall'italiano e, nel caso di studenti stranieri, diversa dalla propria madrelingua.
I 3 CFU possono essere attribuiti sulla base di certificazioni rilasciate da strutture interne all'Ateneo o anche esterne appositamente accreditate mediante convenzione approvata dal Senato Accademico su proposta della struttura didattica.
Modalità di verifica delle altre competenze richieste, dei risultati degli stages e dei tirocini
Per stage, tirocini, seminari e workshops sono previsti 9 CFU.
I 9 CFU potranno essere conseguiti attraverso un tirocinio di 225 ore da svolgersi in aziende che operano nel campo del disegno industriale; in studi e società di progettazione; in istituzioni ed enti pubblici o privati o comunque in tutti quei settori che esprimono una domanda di competenze specifiche di progetto.
Il tirocinio può anche essere ridotto a 6 CFU (corrispondente a 150 ore) in tal caso i 3 CFU restanti potranno essere acquisiti attraverso la frequenza a seminari e workshop attivati dal Corso di Laurea in Disegno Industriale di Firenze, o mediante presentazioni di documenti che attestino ulteriori conoscenze (linguistiche o informatiche) da valutare caso per caso e previa approvazione del Comitato per la didattica.
Modalità di verifica dei risultati dei periodi di studio all'estero e relativi CFU
Il Corso di Laurea in Disegno Industriale vede nelle esperienze di studio condotte all'estero un importante momento di scambio ed accrescimento culturale.
La verifica dei risulti dei periodi di studio - progetti Erasmus - e l'attribuzione dei relativi CFU è affidata al Comitato per la didattica.
Eventuali obblighi di frequenza ed eventuali propedeuticita
L'obbligo di frequenza è previsto per le discipline che contengono un modulo di laboratorio. La frequenza è libera, anche se fortemente consigliata, per tutti gli altri corsi.
Il Laboratorio di Progettazione I è propedeutico al laboratorio di Progettazione II.
Il Laboratorio di Progettazione II è propedeutico al laboratorio di Progettazione III.
Eventuali modalità didattiche differenziate per studenti part-time
La possibilità di immatricolare studenti part-time è regolata dal Regolamento Studente part-time.
Al fine di garantire il percorso didattico agli studenti part-time, ogni docente attuerà specifiche modalità didattiche compatibili con le esigenze degli studenti. Tali modalità saranno rese esplicite nell'ambito dei singoli programmi relativi ai diversi insegnamenti e pubblicate sul sito www.design.unifi.it.
Il limite massimo di iscrizioni di studenti part-time al CdS, in possesso dei requisiti di cui al "Regolamento Studente Part-time" di Ateneo, è fissato nella misura del 10% (eventualmente arrotondato all'unità superiore) dei posti messi a bando, nel rispetto della graduatoria di ammissione.
Regole e modalità di presentazione dei piani di studio
Per le regole e le modalità di presentazione dei piani di studio si fa riferimento al Regolamento didattico di Ateneo.
Caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo
Per essere ammesso alla prova finale pari a 6 cfu - lo studente deve aver acquisito tutti i crediti nelle restanti attività formative previste dal presente regolamento.
La prova finale consiste nell'elaborazione di un progetto di un prodotto materiale (prodotto d'uso, prodotto d'arredo e allestimento, grafica cartacea, prodotto per la moda) o immateriale (multimediale) preferibilmente in rapporto con il tirocinio effettuato.
Il progetto verrà presentato attraverso disegni e corredato da una relazione tecnico-scientifica. L'elaborato dovrà essere concordato con un docente strutturato o a contratto che se ne assume la responsabilità (Relatore) ed eventualmente con un Correlatore, che può essere anche persona esterna alla struttura universitaria riconosciuta come esperta del tema oggetto della tesi.
Con la discussione dell'elaborato si ottiene la Laurea in Disegno industriale. Nella valutazione della prova finale concorrono i seguenti criteri:
- il valore medio ponderato, espresso in centodecimi, dei voti conseguiti nelle singole valutazioni di profitto;
- la carriera universitaria nel suo complesso, con particolare riguardo ai tempi e alla continuità nell'acquisizione dei crediti formativi universitari;
- il giudizio della prova finale relativo sia alla preparazione complessiva raggiunta dal candidato e dimostrata nella discussione, sia alla qualità dell'elaborato progettuale e della sua presentazione;
- la valutazione dell'impegno e della partecipazione ad attività extracurriculari accreditate dal Corso di Studi.
Procedure e criteri per eventuali trasferimenti e per il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti in altri corsi di studio e di crediti acquisiti dallo studente per competenze ed abilità professionali adeguatamente certificate e/o di conoscenze ed abilità maturate in attività formative di livello post-secondario
Per i trasferimenti da ordinamenti precedenti sono convalidate le discipline che hanno la stessa denominazione, lo stesso Settore Scientifico Disciplinare e lo stesso numero di crediti.
Casi particolari o soggetti ad interpretazione saranno esaminati dal Comitato per la didattica.
Servizi di tutorato
Come da D.M. 544 del 31 ottobre 2007, il Corso di Laurea in Disegno Industriale prevede tutor per gli studenti, che saranno scelti fra i docenti di ruolo del Corso.
I tutor forniranno indicazioni agli studenti sulle modalità di recupero di un eventuale debito iniziale, sul percorso formativo, sul funzionamento dei servizi e sui benefici per gli studenti, inoltre si dedicheranno ad individuare modalità organizzative delle attività per studenti impegnati non a tempo pieno.
Sono inoltre previsti tutor per i tirocini. I tutor per i tirocini indirizzano gli studenti nella scelta dell'azienda o studio in cui sarà svolto il tirocinio e ne seguono, attraverso la documentazione prevista, l'iter.
Pubblicita su procedimenti e decisioni assunte
Le informazioni relative a decisioni assunte a livello di Consiglio di Corso di Laurea riguardanti la didattica, gli stage, la prova finale sono pubblicate sul sito del Corso - www.design.unifi.it. Sul sito del Corso di Laurea sono altresì pubblicati, ad opera dei singoli docenti, anche i programmi delle discipline e qualsiasi altra informazione utile allo svolgimento della didattica.
Valutazione della qualita'
- Per tutte le discipline attivate nel Corso di Laurea in Disegno Industriale è prevista la rilevazione del parere degli studenti. E' inoltre previsto un diverso sistema di valutazione della qualità delle attività svolte, integrativo della sola raccolta delle opinioni degli studenti frequentanti.
- Sono state previste procedure per la verifica dei requisiti richiesti per l'ammissione degli studenti ai corsi di studio e sono state predisposte attività formative propedeutiche e di recupero per eventuali obblighi formativi- come da art.3.
- A scadenza prefissata, è realizzata un'indagine rivolta a verificare l'assorbimento del mercato del lavoro dei laureati del Corso di Laurea in Disegno industriale che prevede la rilevazione del posizionamento nei due anni successivi dal conseguimento della laurea.
- Relativamente al numero di tutor, come evidenziato all'art.14, questo soddisfa i requisiti dell'allegato D del DM 31 ottobre 2007.
- Il Corso di Laurea va in continuità nelle procedure di conferma della qualità modello CRUI
attualmente in vigore.
Abilità comunicative (communication skills)
I laureati devono dimostrare attraverso le applicazioni progettuali e altri prodotti accademici e/o scientifici la capacità di:
- utilizzare metodi e strumenti adeguati (incluse le tecniche manuali e le tecnologie digitali ed elettroniche) di comunicazione visuale, verbale e scritta (in più lingue);
- utilizzare le convenzioni del disegno e della rappresentazione bidimensionale e tridimensionale e gli strumenti della modellazione in scala;
- ascoltare e saper rispondere criticamente alle osservazioni e ai punti di vista degli altri;
- lavorare come parte di un team in relazione al contributo che le altre figure sociali e professionali forniscono al processo di progettazione
Autonomia di giudizio (making judgements)
I laureati devono dimostrare attraverso le applicazioni progettuali e altri prodotti accademici e/o scientifici, e mediante la conoscenza e la capacità di comprensione:
- l'esercizio del pensiero critico verso il progetto e l'intervento sulla realtà, con piena consapevolezza della dimensione etica del progetto e la responsabilità sociale della professione intellettuale, che è alla base della formazione di una autonomia di giudizio.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
I laureati in Disegno Industriale applicheranno conoscenze acquisite e capacità di comprensione maturate attraverso la progettazione di prodotti materiali od immateriali.
Tale obiettivo formativo sarà perseguita attraverso i laboratori che, relativamente alle discipline di progetto, completeranno le lezioni frontali.
Lo stage o tirocinio previsto e la relativa prova finale collegata rappresentano un ulteriore momento di applicazione di conoscenze e comprensioni attraverso un'esperienza concreta di collaborazione con il mondo produttivo, così come i workshop organizzati dal Corso di Laurea con aziende e sistemi territoriali di imprese.
I risultati di apprendimento saranno verificati attraverso ex-tempore ed esami finali su progetti presentati attraverso disegni a mano e computerizzati e relative relazioni tecniche di corredo.
Capacità di apprendimento (learning skills)
I laureati devono dimostrare attraverso le applicazioni progettuali e altri prodotti accademici e/o scientifici la capacità di apprendere, cioè:
- possedere gli elementi cognitivi di base per l'aggiornamento continuo delle proprie conoscenze,
- saper individuare le prospettive e gli obiettivi per la propria formazione continua,
- sapersi inserire e partecipare nella vita culturale, economica e professionale,
- operare con definiti gradi di autonomia e inserirsi negli ambienti di lavoro, saper gestire e valutare la propria pratica lavorativa sia lavorando in forma indipendente che in gruppi di lavoro.
Comunicazioni dell'ateneo al CUN
I codici Istat inseriti, pur appartenendo uno al secondo ed uno al terzo grande gruppo della classificazione Istat sono relativi a due diverse professionalità. I laureati in classe L4 hanno una preparazione adeguata per svolgere entrambi le professioni. Si ritiene quindi necessario che vengano indicati entrambi i codici già inseriti: 3.1.3.7.1 Disegnatori tecnici e 2.5.5.1.2 Disegnatori artistici e illustratori
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
I laureati devono acquisire conoscenze e capacità di comprensione rispetto alle problematiche relative al progetto di prodotto inteso in senso materiale e virtuale.
Relativamente alla comprensione, questa si esprime nella capacità di ascolto ed elaborazione delle esigenze dei destinatari del progetto, intesi sia come fruitori che come parti interessate e al processo di realizzazione.
Tale obiettivo sarà perseguito attraverso lezioni frontali relative alle singole discipline, e attività progettuali proprie dei laboratori di progettazione.
I risultati di apprendimento attesi saranno verificati attraverso ex-tempore, esercitazioni ed esami finali che si concretizzeranno in colloqui orali e produzione di elaborati quali relazioni, presentazioni multimediali e modelli.
Motivi dell'uso nelle attività affini di settori già previsti dal decreto per la classe
ICAR/13 Disegno industriale
Si tratta della disciplina portante del Corso di Studi la cui implementazione consente di potenziare la formazione progettuale e, parallelamente, l'ampiezza dell'offerta formativa.
Come indicato nella declaratoria del SSD ICAR/13 "i contenuti scientifico-disciplinari riguardano teorie e metodi, tecniche e strumenti del progetto del prodotto industriale .....). La natura di tale prodotto (dai beni d'uso e strumentali ai beni di consumo e durevoli, agli artefatti comunicativi, relazionali, interattivi, alle strutture relazionali e di servizio) e la sua complessità (dai materiali e semilavorati ai beni intermedi, ai componenti, ai prodotti finali, fino ai sistemi integrati di prodotto, comunicazione, servizio) declinano altrettanti metodi e tecniche della progettazione come prassi interdisciplinare, che, interagendo con i diversi settori merceologici e produttivi, determinano ambiti di ricerca specifici in continua evoluzione.
L'articolazione dei contenuti presenti all'interno del SSD (design di prodotto, design degli interni, design della comunicazione, design della moda, storia del design, ergonomia e design) e l'ampiezza dei suoi ambiti applicativi rendono opportuna tale implementazione al fine di offrire una organica e strutturata estensione dei contenuti teorici e metodologici-applicativi del SSD ICAR/13.
ING-IND/15 Disegno e metodi dell'ingegneria industriale
Il contenuti disciplinari del settore costituiscono un importante contributo della formazione e delle competenze della figura formata dal CdS. In particolare, la conoscenza delle procedure, delle tecniche e del sistema di vincoli e opportunità propri della produzione industriale, rappresentano conoscenze importanti e strategiche per la figura formata dal CdS.
Come indicato nella declaratoria del SSD ING-IND/15"il settore studia l'insieme dei metodi e degli strumenti atti a produrre un progetto tecnicamente valido, nell'ambito dell'ingegneria industriale. Si tratta, pertanto, della scelta ragionata ed innovativa delle soluzioni tecniche, che può essere perfezionata mediante l'impiego sistematico di metodi razionali per la concezione e l'ottimizzazione delle macchine; essa è, dunque, espressione fondamentale della creatività tecnica".
L'implementazione dei contenuti disciplinari del SSD ING-IND 15, già presente tra le attività formative caratterizzanti, rappresenta quindi una necessaria integrazione alla formazione nell'area tecnologica e ingegneristica.
SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese
I contenuti disciplinari del settore costituiscono un importante contributo alla formazione e alle competenze della figura formata dal CdS. In particolare, la conoscenza dei contenuti e delle procedure della gestione e direzione delle aziende di produzione di beni e servizi rappresentano conoscenze importanti e strategiche per la figura formata dal CdS che dovrà relazionarsi con le diverse strutture e organizzazioni aziendali.
Come indicato nella declaratoria del SSD SECS-P/08 "Il settore si occupa, a fini didattici e di ricerca, della gestione e direzione delle aziende di produzione di beni e servizi, sia con riferimento al sistema d'impresa e alle aree funzionali di esso, sia a imprese in tipici settori di attività industriale, commerciale e dei servizi. Particolare evidenza assumono il campo delle decisioni dei dirigenti e delle operazioni aziendali e quello delle relazioni tra sistema d'impresa e sistema competitivo".
Nel piano formativo l'insegnamento è inserito come opzionale e rappresenta dunque uno tra i possibili approfondimenti offerti dal Corso di studio.
Motivi dell'istituzione di più corsi nella classe
Della classe L-4 fanno parte sia il Cds in in Disegno industriale, sia il Cds in Cultura e progettazione della moda.
Tuttavia questo secondo corso essendo istituito come corso interclasse con la classe L-3 si differenzia dal primo sia per le finalità culturali, che per l'approccio formativo.
Il Cds in Cultura e progettazione della moda è stato infatti concepito come combinazione e integrazione di insegnamenti di contenuto storico-umanistico con insegnamenti di carattere progettuale e professionalizzante.
La classe L-4 contribuisce al progetto formativo del Cds sia con insegnamenti di Progettazione dei prodotti dell'abbigliamento, sia con altri insegnamenti di carattere progettuale collegati al settore della moda, sia infine con discipline di progettazione degli eventi spettacolari connessi.
La classe L-3 contribuisce allo stesso progetto formativo con discipline di Storia, di Storia dell'arte e di Letteratura italiana, orientate in particolare all'approfondimento degli aspetti concernenti la creatività del design, il rapporto con l'industria della moda e la sua promozione.
Fattori ulteriormente diversificanti i due Cds sono i laboratori integrativi, che saranno attivati anche mediante convenzioni e contratti.
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
I laureati del Corso di Laurea in Disegno Industriale - come "tecnici di progetto" - devono:
- sapere progettare oggetti – fisici o virtuali - di media - bassa complessità, nei differenti ambiti del design di prodotto, degli interni, della comunicazione, della moda;
- essere in grado di gestire la comunicazione dell'impresa o comunque la progettazione grafica di artefatti cartacei o multimediali;
- possedere gli strumenti del disegno tecnico manuale e computerizzato (2D e 3D);
- saper elaborare presentazioni multimediali;
- elaborare e sintetizzare un sistema di conoscenze in relazione alle tematiche oggetto del progetto;
- comprendere e valutare le tecnologie ed i materiali di produzione;
- avere acquisito conoscenze di sociologia dei consumi e la capacità di elaborare un profilo marketing del prodotto;
- essere capaci di comunicare efficacemente, in forma scritta ed orale, in almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano.
I laureati della classe svolgeranno attività nell'ambito della libera professione, degli studi e le società di progettazione, delle imprese, delle istituzioni ed enti pubblici e privati o comunque in tutti quei settori che esprimono una domanda di competenze specifiche di progetto.
In dettaglio, tra i settori produttivi oggetto dell'attività del designer così formato sono individuati quelli relativi al prodotto design oriented nei quattro ambiti: prodotto, interni, comunicazione, moda - dall'arredo e complemento all'illuminazione, dai mezzi di trasporto all'elettronica di consumo, all'exhibit design, alla creazione di prodotti per la valorizzazione dei beni culturali, fino alle macchine utensili e a settori tradizionalmente non orientati al design. Sono inoltre di competenza del designer i settori della comunicazione, dall'editoria multimediale al web design, dall'immagine coordinata all'identità di marca, includendo i campi emergenti legati ai nuovi media ed alle nuove tecnologie, i prodotti e i complementi per la moda nelle sue differenti declinazioni.
Gli obiettivi formativi saranno perseguiti anche attraverso gli stage, le esperienze dirette su briefing partecipato università-impresa, i work shop, la partecipazione delle aziende alle esperienze di tesi ed altre forme didattiche e formative di tipo integrato.
Relativamente al percorso formativo, questo si basa fondamentalmente su tre principi:
- la costruzione di un sistema di conoscenze finalizzate al progetto;
- la centralità dell'azione progettuale - rivolta all'oggetto e al prodotto grafico;
- lo stretto rapporto con il sistema produttivo come luogo di applicazione e verifica delle conoscenze apprese.
Il corso è articolato in sei semestri, seguendo un criterio generale di progressione delle conoscenze sia in rapporto ai singoli ambiti disciplinari, sia nel coordinamento trasversale tra loro.
Relativamente alle modalità della didattica, questa è organizzata in lezioni frontali e laboratori. Il laboratorio costituisce la modalità didattica caratterizzante gli insegnamenti progettuali del Corso di Laurea.
All'ultimo anno è previsto uno stage o tirocinio da svolgersi in aziende che operano nel campo del disegno industriale, in studi e società di progettazione, in istituzioni ed enti pubblici o privati o comunque in tutti quei settori che esprimono una domanda di competenze specifiche di progetto.
La prova finale consiste in una elaborazione di un progetto di un prodotto materiale (oggetto d'uso, prodotto d'arredo e allestimento), comunicazione (grafica cartacea o immateriale-multimediale), moda, in stretto rapporto con lo stage o tirocinio effettuato.
Il regolamento didattico del corso di studio e l'offerta formativa saranno tali da consentire agli studenti che lo vogliono di seguire percorsi formativi nei quali sia presente un'adeguata quantità di crediti in settori affini e integrativi che non sono già di base/caratterizzanti.
Consultazione con le organizzazioni rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni (Istituzione del corso)
Il Comitato di Indirizzo si riunisce il giorno 13 dicembre 2011 alle ore 16.00.
Il professor Legnante, presidente del corso di laurea, descrive le caratteristiche del corso di laurea e presenta le modifiche apportate all'ordinamento, che non sono sostanziali, ma si limitano ad aggiustamenti per garantire la sostenibilità del corso di laurea nel lungo periodo nonostante i numerosi pensionamenti. Il Presidente sottolinea inoltre che, come consigliato dallo stesso comitato di indirizzo, è stato mantenuto un alto numero di crediti assegnati al tirocinio per consentire allo studente una maggiore capacità pratica.
I membri del comitato di indirizzo esprimono inoltre un forte apprezzamento per la capacità di questo corso di formare professionalità facilmente spendibili nel mondo del lavoro.
Dopo attento esame il comitato approva all'unanimità le modifiche all'ordinamento del Corso di Studio.
Orientamento in ingresso
Le attività di orientamento in ingresso della Scuola di Architettura sono organizzate e coordinate dall'Ateneo, che opera attraverso il Delegato del Rettore all'Orientamento e l'Ufficio Orientamento - https://www.unifi.it/vp-11392-piano-di-orientamento.html -
I Delegati all'orientamento in ingresso della Scuola di Architettura partecipano ai progetti di Ateneo e organizzano eventi durante i quali presentano l'offerta formativa dei singoli Corsi di Studio.
L'Università di Firenze, in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Regionale (USR) per la Toscana, inoltre, è da tempo impegnata in percorsi di orientamento informativo e formativo volti a facilitare nei giovani la transizione Scuola-Università. Le attività sono rivolte principalmente agli studenti delle classi III, IV e V della scuola secondaria di secondo grado, che vengono coinvolti in attività teorico-pratiche finalizzate, per la Scuola di Architettura, ad avvicinarli al mondo dell'Architettura, del Design, dell'Urbanistica e del Paesaggio, evidenziando gli ambiti lavorativi dei diversi percorsi di studio.
Il Corso di laurea è risultato vincitore del bando MIUR, POT (Piani di Orientamento e Tutorato 2018, finanziamento di 60.000 euro) con il progetto "POT DESIGN educo/produco" presentato dalla rete nazionale costituita da 15 sedi universitarie nelle quali sono attivi i CdS in Disegno Industriale. Il finanziamento ha consentito lo svolgimento di numerose iniziative di orientamento tra le quali workshop progettuali e incontri di presentazione del CdS, e l'attivazione di incarichi per tutor incaricati.
Pagina dell'orientamento in ingresso della scuola
https://www.architettura.unifi.it/vp-32-in-ingresso-e-open-day.html
Orientamento e tutorato in itinere
L'attività di orientamento e tutorato in itinere svolto dalla Scuola di Architettura è dedicato alle attività comuni a tutti i CdS, come tirocini curricolari e stage, con la delega a ciascun CdS per la gestione delle problematiche relative alla carriera degli studenti. Per quanto riguarda la carriera degli studenti e la gestione delle singolarità i CdS della Scuola operano in piena autonomia con attività di counseling da parte dei Presidenti e dei delegati, sia con la rilevazione dei bisogni che attraverso l'assistenza nella compilazione dei piani di studio individuali, l'attività di orientamento in itinere, al fine di favorire la scelta da parte degli studenti del percorso formativo e l'attività di sostegno degli studenti in difficoltà.
Queste attività sono supportate dal servizio di tutorato (laureandi, neo-laureati e Dottorandi) per favorire la regolarità del percorso di studi.
Il CdS, attraverso questionari di soddisfazione somministrati agli studenti iscritti, raccoglie pareri e suggerimenti anche sulle attività di orientamento in itinere.
https://www.design.unifi.it/vp-192-questionari.html
Assistenza per lo svolgimento di periodi di formazione all'esterno (tirocini e stage)
Tutti i CdS della Scuola di Architettura prevedono un periodo di formazione con il mondo del lavoro, secondo le indicazioni dei diversi Regolamenti didattici per durata e periodo.
Le strutture convenzionate con l'Ateneo per lo svolgimento dei tirocini sono gestite dal servizio di Ateneo St@ge online.
L'accesso al servizio è prevalentemente in modalità remota, con l'assistenza dei responsabili al tirocinio dei diversi CdS.
Il CdS offre un'ampia gamma di tipologie di tirocini e stage per completare la formazione con esperienze volte a orientare lo studente per il suo futuro inserimento nel mondo del lavoro.
Le esperienze sono svolte nel periodo:
- pre-laurea con il Tirocinio Curriculare;
- post-laurea con il Tirocinio extracurriculare;
Per potenziare l'offerta esperienziale dei tirocini e stage e favorire il rapporto tra Didattica e Ricerca i CdS, di concerto con i responsabili delle Unità di ricerca del Dipartimento, orientano gli studenti sulla scelta di enti pubblici e sui Laboratori di Ricerca del Dipartimento di Architettura - DidaLabs http://www.dida.unifi.it/vp-130-laboratori.html.
I DidaLabs, per loro missione e funzionamento, offrono l'opportunità di incrementare quella connessione tra didattica e ricerca preparando gli studenti alla scelta della formazione del 3° ciclo del Dottorato arricchendo la formazione rispetto all'uso di metodologie e strumenti avanzati per il progetto.
Per rispondere alla crescente esigenza di svolgere esperienze lavorative all'estero la Scuola ha potenziato la comunicazione e la procedura per lo svolgimento di tirocini/stage all'estero nell'ambito dei Paesi dell'UE ed extra-UE sia con la procedura di selezione Erasmus+ sia con procedura volontaria. I tirocini/stage all'estero sono previsti sia per i tirocini curriculari sia per i tirocini extracurriculari.
Grazie ai protocolli d'intesa siglati tra Ateneo e Regione Toscana gli studenti sono informati e guidati per l'accesso ai contribuiti del Progetto GiovaniSì.
Tutte le informazioni e procedure sono fornite sulle pagine della Scuola e per le specifiche su quelle dei CdS.
Il CdS ha tra i suoi sbocchi l'attività professionale non ordinistica. Riferimento in questo ambito sono le associazioni professionali ADI (associazione per il disegno Industriale) e AIAP (associazione italiana design della comunicazione visiva). Con entrambe il CdS ha rapporti di collaborazione e i loro rappresentanti sono membri del comitato di indirizzo Design e Moda.
Assistenza e accordi per la mobilità internazionale degli studenti
La Scuola di Architettura aderisce al programma comunitario LLP/ERASMUS PLUS. Il Programma permette agli studenti iscritti ad un Corso di Laurea, Laurea Magistrale o ad un corso post-laurea di: trascorrere un periodo di studio (min 3 mesi max 12) presso un'Istituzione partner di uno dei paesi partecipanti al programma, seguire i corsi e gli stage, usufruire delle strutture universitarie, ottenere il riconoscimento degli eventuali esami superati, sviluppare il proprio tema di tesi, svolgere infine tirocini formativi curriculari (menzionati di seguito).
Inoltre, nell'ultimo triennio, la Scuola, in coerenza e cooperazione con il Rettorato, e in linea con le politiche per l'internazionalizzazione dei maggiori atenei italiani, ha esteso le opportunità di mobilità e scambio Erasmus anche ai paesi extra-UE nell'ambito di accordi internazionali di collaborazione scientifica, quale ambito privilegiato di scambi finalizzati alla ricerca e alla didattica
https://www.architettura.unifi.it/vp-348-universita-partners.html
Per facilitare la consultazione degli accordi è possibile consultare l'Atlante delle attività internazionali alla pagina http://www.dida.unifi.it/vp-347-atlante-delle-attivita-internazionali.html
L'Ufficio Erasmus e Mobilità Internazionale della Scuola di Architettura è situato nella Sede di Santa Teresa, via della Mattonaia, 8, Firenze
Per i Tirocini all'estero il servizio è gestito dall'Ufficio Tirocini e Stage della Scuola di Architettura, via della Mattonaia 8.
Link alla pagina sul sito di Scuola:
http://www.architettura.unifi.it/ls-11-mobilita-internazionale.html
Link alla pagina del CdS sugli accordi internazionali:
http://www.design.unifi.it/vp-190-accordi-internazionali.html
Accompagnamento al lavoro
A livello di Ateneo è previsto il servizio "Orientamento al lavoro e Placement" che ha il compito di promuovere, sostenere, armonizzare e potenziare i servizi di orientamento in uscita delle singole Scuole. Il servizio offre al laureato informazioni e percorsi formativi utili per costruire un'identità professionale e progettare la sua carriera - https://www.unifi.it/vp-11161-placement.html Alle attività promosse dal Career Service - frutto di anni di ricerca scientifica condotta in Ateneo sulla materia dell'orientamento e del career counseling - contribuisce il rapporto continuo fra ricerca e sistemi produttivi che l'Università di Firenze ha potenziato attraverso la gestione delle attività di trasferimento tecnologico (Centro Servizi di Ateneo per la Valorizzazione della Ricerca e Gestione dell'Incubatore - CsaVRI).
La funzione di supporto mirato a orientare e favorire le scelte degli studenti avviene attraverso una serie di servizi e di iniziative comunicate sul web, e sui social e direttamente con la email @stud.unifi.it. In particolare l'Ateneo offre servizi per: Career counseling e Life Designing; Formazione al Lavoro; Incontri con le imprese; Sviluppo dell'intraprendenza; Borse e Premi post-Laurea e una bacheca Cerca/offerte di lavoro.
La Scuola partecipa, con un suo delegato, ai lavori della Piattaforma Orientamento e Placement con un impegno di riunione periodiche volte allo sviluppo di un programma condiviso.
Il CdS organizza periodicamente iniziative ed eventi finalizzati a far conoscere agli studenti le attività di singole aziende e più in generale le caratteristiche del sistema produttivo territoriale, e parallelamente a far conoscere alle aziende i risultati didattici del CdS.
Ogni anno vengono organizzati matching day finalizzati a favorire l'incontro tra le aziende e i giovani laureandi e neo laureati.
Approfondimenti nel sito del CdL http://www.design.unifi.it/vp-189-approfondimenti.html
Il Corso di Studio in breve
Il percorso formativo del CdS introduce agli strumenti della progettazione, coerentemente con il loro sviluppo nei differenti campi di pratica delle professioni tecnico progettuali. Gli ambiti maggiormente consolidati sono: "design del prodotto"; "design della comunicazione"; "design degli interni" e "design della moda". E' inoltre possibile lo sviluppo di altri percorsi formativi per tecnici del progetto in tutti quei settori che rappresentano realtà trainanti dell'economia nazionale, legati a specificità territoriali e culturali. Sono inoltre inclusi nel percorso di studi attività professionalizzanti tese a favorire l'incontro tra studenti e mondo professionale e aziendale. Gli obiettivi formativi saranno perseguiti anche attraverso gli stage, le esperienze dirette su briefing partecipato università-impresa, la partecipazione delle aziende alle esperienze di tesi e ad altre forme didattiche e formative di tipo integrato. Relativamente al percorso formativo questo si basa fondamentalmente su tre principi:
-la costruzione di un sistema di conoscenze finalizzate al progetto;
-la centralità dell'azione progettuale rivolta al progetto e al prodotto grafico;
-lo stretto rapporto con il sistema produttivo come luogo di applicazione e verifica delle conoscenze apprese.
Il CdS è articolato in sei semestri, seguendo un criterio generale di progressione delle conoscenze sia in rapporto ai singoli ambiti disciplinari, sia nel rapporto interdisciplinare tra loro.
Struttura organizzativa e responsabilità a livello di Ateneo
L'adozione di un Sistema Qualita' rappresenta per l'Ateneo fiorentino una decisione strategica che coinvolge tutti, a tutti i livelli, con lo scopo di migliorare la prestazione complessiva di UniFI negli ambiti istituzionali della formazione superiore, della ricerca e terza missione, e dell'organizzazione nel suo complesso.
E' compito degli Organi di governo dell'Ateneo -Rettore, Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione, Senato Accademico- definire la politica per l'Assicurazione della Qualita' e i relativi obiettivi. Agli Organi di Governo compete anche la promozione della politica e degli obiettivi nei confronti dell'intera organizzazione, secondo una logica di consapevolezza, condivisione e massimo coinvolgimento. Gli Organi assumono potere decisionale in merito alla eventuale ridefinizione del sistema di gestione per la qualita', alle azioni relative alla politica, agli obiettivi e al miglioramento in funzione della valutazione periodica dei risultati del sistema di AQ, delle informazioni e indicazioni del Presidio della Qualita' di Ateneo (PQA), degli esiti delle attivita' svolte dal Nucleo di Valutazione (NuV) e delle Commissioni Paritetiche Docenti- Studenti (CPDS), quest'ultime organizzate a livello di Scuola.
In una logica di AQ, gli Organi hanno deliberato (SA del 24 gennaio 2020 e DR n.207/25717 del 11 febbraio 2020) la costituzione dell'attuale Presidio della Qualita', struttura operativa con compiti attribuiti dagli Organi stessi in accordo anche con quanto previsto dalla Linee Guida ANVUR AVA. In tal senso il PQA svolge funzioni di accompagnamento, supporto, attuazione delle politiche di AQ di Ateneo e dei relativi obiettivi per la didattica, la ricerca e la terza missione, promuove la cultura per la qualità, svolge attività di pianificazione, sorveglianza e monitoraggio dei processi di AQ, promuove il miglioramento continuo e supporta le strutture di ateneo, compresi Dipartimenti, Scuole e CdS, nella gestione e implementazione delle politiche e dei processi per l'AQ. Il PQA organizza, inoltre, attivita' di informazione/formazione per il personale a vario titolo coinvolto nel sistema di AQ, compresa la componente studentesca, svolge attivita' di auditing interno sull'organizzazione della formazione e la ricerca, organizza e sovrintende ad ulteriori iniziative in tema di attuazione delle politiche di AQ ricollegabili alle attivita' istituzionali di Ateneo. Il PQA stabilisce e controlla il rispetto dei tempi di attuazione delle procedure per l'AQ e verifica i contenuti dei documenti richiesti da ANVUR-AVA (SUA CdS, documenti di Riesame, Schede di monitoraggio dei CdS, SUA RD, Relazioni annuali delle CPDS, ecc.). Il PQA si interfaccia con le strutture interne dell'organizzazione di Ateneo, essenzialmente le strutture per la didattica e la ricerca (CdS, Dipartimenti e Scuole, loro delegati per l'AQ) con lo scopo di svolgere funzioni di promozione, sorveglianza e monitoraggio del miglioramento continuo della qualita' e di supporto all'organizzazione della AQ. Il PQA contribuisce alla gestione dei flussi informativi e documentali a supporto dei processi di assicurazione della qualita', con particolare attenzione a quelli da e verso gli Organi di governo, il NuV, le CPDS, i Dipartimenti, le Scuole ed i CdS. Il Presidio della Qualita' redige una Relazione annuale sul suo operato e relaziona gli Organi sullo stato di implementazione dei processi di AQ, sui risultati conseguiti e sulle iniziative da intraprendere.
Al Nucleo di Valutazione (NuV), organo di Ateneo (Statuto, art.17), competono le funzioni (Leggi 537/93, 370/99 e 240/2010) di valutazione interna relativamente alla gestione amministrativa, alle attività didattiche e di ricerca, agli interventi di sostegno al diritto allo studio, attraverso la verifica del corretto utilizzo delle risorse pubbliche, dell'imparzialita' e del buon andamento dell'azione amministrativa, della produttivita' della didattica e della ricerca. In aggiunta alla Legge 240/2010 il DM 987/16 attribuisce al NuV ulteriori compiti che riguardano la valutazione della politica di AQ in funzione anche delle risorse disponibili, la valutazione di efficienza ed efficacia dei processi e della struttura organizzativa dell'Ateneo nonché delle azioni di miglioramento, la valutazione e messa in atto dell'AQ per la formazione e la ricerca a livello di Corsi di Studio (CdS), Dipartimenti e Strutture di raccordo (Scuole). Il NuV accerta la persistenza dei requisiti quantitativi e qualitativi per l'accreditamento iniziale e periodico dei CdS e della Sede (Ateneo). Il NuV si configura come organo di valutazione interna di Ateneo e come tale si interfaccia con gli Organi di governo ed il Presidio della qualità. In tal senso effettua un'adeguata e documentata attivita' annuale di controllo ed indirizzo dell'AQ da cui risultano pareri, raccomandazioni ed indicazioni nei confronti del PQA e degli Organi di governo di Ateneo. Sono interlocutori esterni del NuV il MUR ed l'ANVUR.
L'organizzazione del sistema di AQ di Ateneo coinvolge anche le strutture operative: Dipartimenti, Scuole, CdS. A livello di Scuola, intesa come struttura di raccordo e coordinamento dell'offerta formativa (Statuto, art.30), e' presente la CPDS Commissione Paritetica Docenti-Studenti (Statuto, art.31 et al.) quale osservatorio permanente sulle attivita' didattiche. Informazioni su composizione, funzioni e compiti della CPDS sono riportate di seguito. Preme qui sottolineare il ruolo di valutazione svolto dalla Commissione relativamente all'offerta formativa della Scuola in cui essa e' incardinata e ai servizi agli studenti, ruolo valutativo che per certi aspetti si ricollega a quello svolto dal NuV a livello gerarchico più elevato. L'attivita' della CPDS si concretizza con una Relazione annuale trasmessa al NuV e agli Organi di governo, oltre che al PQA in qualita' di struttura di supporto. L'Ateneo considera la Relazione annuale della CPDS un punto cardine del processo di AQ per la didattica e del miglioramento continuo dell'offerta formativa e dei servizi agli studenti. La relazione costituisce un elemento essenziale per la procedura di Riesame Ciclico dei CdS e deve essere discussa e recepita nei contesti collegiali (es. Consiglio di Corso di Studio, Consiglio di Dipartimento, Consiglio di Scuola).
A livello di Corso di studio (o gruppi di CdS) il sistema di AQ prevede la costituzione di una specifica commissione, denominata Gruppo di Riesame (GdR), comprendente la componente studentesca, con compiti di autovalutazione dell'offerta formativa erogata dal CdS. L'attivita' svolta, opportunamente documentata, mira al miglioramento della didattica e dei servizi agli studenti. In una logica di sistema, il CdS si uniforma alle politiche e agli obiettivi, sia strategici che operativi, definiti a livello di Ateneo. Il Responsabile (Presidente) del GdR si raccorda con il Referente di Scuola per la qualita' ed il Consiglio di CdS. L'attivita' del GdR e' documentata attraverso gli esiti delle riunioni effettuate nel corso dell'anno e, soprattutto, da riunioni ad hoc per l'analisi delle Schede di Monitoraggio Annuale (SMA) e la predisposizione del Rapporto di Riesame Ciclico.
I Dipartimenti sono coinvolti nell'organizzazione per l'AQ sia per la didattica che per la ricerca ed il trasferimento tecnologico. A seguito della Legge 240/2010 l'offerta didattica e', come noto, incardinata nei Dipartimenti i quali, sul fronte della ricerca ed il trasferimento tecnologico, sono impegnati periodicamente nella redazione di un documento di sintesi: la Relazione annuale dipartimentale. In attesa della revisione da parte di ANVUR della SUA-RD, l'Ateneo ha predisposto una forma di presentazione dei risultati sulla base delle indicazioni ANVUR (e quindi anche delle recenti Linee Guida ANVUR per la Terza missione) e di esigenze di Ateneo per la valutazione di efficienza ed efficacia degli obiettivi perseguiti dal Dipartimento.
Dettagli sull'Organizzazione di Ateneo per l'AQ sono presenti nelle pagine del Presidio Qualità: https://www.unifi.it/upload/sub/quality/assicurazione_qualita/15_AQ.pdf
Eventuali altre iniziative
Convegni, eventi e mostre finalizzate ad affrontare i temi più attuali del Design e a far conoscere l'attività di Designer ed Aziende di rilievo nazionale e parallelamente l'attività di giovani designer.
Organizzazione e responsabilità della AQ a livello del Corso di Studio
Vengono indicate nominativamente l'organizzazione e le responsabilità della AQ a livello del Corso di Studio, la composizione del Gruppo di Riesame (GdR) indicata nel Rapporto di Riesame e una descrizione delle attività del Gruppo.
Il CdS in Disegno Industriale è in possesso di accreditamento e certificazione da parte del CRUI. Attualmente l'attività di autovalutazione viene condotta dal GdR appositamente nominato dal CdS e composto da figure che operano a diverso titolo nel CdS stesso, al fine di approdare ad un'analisi quanto più possibile completa ed equilibrata del CdS, attraverso il contributo e la collaborazione dei diversi soggetti interessati.
Il GdR è coordinato da un presidente, nominato dal CdS, che è responsabile del processo di autovalutazione nonché dei contenuti del Rapporto di Riesame.
Composizione del Gruppo di Riesame
Prof.ssa Francesca Tosi - Presidente del CdS, Responsabile del Riesame
Prof. ssa Alessandra Rinaldi - Vice-presidente CdS, Delegato QA del CdS
Prof. Gianpiero Alfarano - Docente
Sig.ra Angela Caccavale - Personale Tecnico/Amministrativo
Sig.ra Vincenza Giannetto - Personale Tecnico/Amministrativo
Sig. Giovanni Trapani - studente
Dott. Alessandro Spennato - Personale Tecnico/Amministrativo di Laboratorio
Dott.sa Irene Burroni - Rappresentante del mondo del lavoro - Direttore CSM - Centro Sperimentale del Mobile e dell'Arredamento - capofila DID - Distretto Interni e Design
Ulteriori consultazioni
Sig. George Narcis Patru - studente
Sig. Francesco Sacchini - studente
Il GdR si avvale di informazioni provenienti da vari uffici (Presidenza, Strutture didattiche, Presidio per la Qualità di Ateneo e Nucleo di Valutazione, ecc.) nonché informazioni fornite da SIAF (Sistema Informatico dell'Ateneo Fiorentino) e dall'Ufficio Servizi statistici di Ateneo.
Programmazione dei lavori e scadenze di attuazione delle iniziative
Il Gruppo di Riesame (GdR) ha preso in esame punti di forza e di debolezza del CdL e in particolare:
- il GdR e il CdL intendono analizzare più in dettaglio le cause di un seppur lieve ritardo nel conseguimento del Diploma di Laurea rispetto alle medie considerate. Le azioni già intraprese e da sviluppare sono:
--- un'attenta valutazione della diversa provenienza formativa degli iscritti, in particolare per quanto riguarda il primo anno di corso.
--- un potenziamento delle azioni di coordinamento tra i contenuti teorico-applicativi delle materie di base ed i contenuti prettamente metodologico-progettuali dei laboratori.
Al fine di monitorare la qualità dei processi interni sia di insegnamento che di servizi offerti, il CdS ha elaborato una serie di miglioramenti attivi dall'inizio dell'a.a. 2013-14, ulteriormente potenziati negli a.a. successivi e da proseguire. Esattamente:
- ulteriore sviluppo del sito web del CdL con ulteriore potenziamento delle sezioni riguardanti:
--- sistema dei laboratori attivati dall'a.a. 2013-14,
--- qualità,
--- tesi di laurea
--- potenziamento del sito web per divulgare e promuovere maggiormente l'utilizzo dell'Ordinamento e del Regolamento del CdS da parte degli studenti come strumenti ufficiali e privilegiati dove sono indicate le finalità e l'organizzazione del CdS. Attraverso questi strumenti il CdS persegue obiettivi di trasparenza. Tale potenziamento, avviato e in corso di sviluppo, verrà ulteriormente potenziato negli a.a. successivi.
Il CdS intende dare maggiore evidenza all'iniziativa di internazionalizzazione tra gli studenti del II e III anno. Il CdS si impegna a favorire l'iniziativa attraverso una maggiore flessibilità nel riconoscimento degli esami sostenuti all'estero e delle attività di tirocinio, già a partire da questo a.a.
Sintesi della relazione tecnica del nucleo di valutazione - Scheda SUA
Il CdS è la trasformazione del precedente CdS omonimo ed è l'unico istituito nella classe L-4 e viene svolto nella sede decentrata di Calenzano. La trasformazione concreta un processo di adeguamento al DM270 già avviato. Il Comitato di Indirizzo di Facoltà ha espresso parere favorevole alla trasformazione.
Gli obiettivi specifici del corso ed i risultati di apprendimento dovranno più puntualmente essere definiti nella fase di attivazione del corso di studio.
Alla prova finale sono attribuiti 6 CFU.
In fase di definizione del regolamento andrà altresì completato il percorso di adeguamento, peraltro in questo caso già avviato, ai criteri previsti dal DM270 per il miglioramento degli standard qualitativi.
Le risorse di docenza sono appropriate e la copertura degli insegnamenti con personale strutturato rispetta (trattandosi di un corso fuori sede) i requisiti qualitativi stabiliti dal Senato accademico in particolare per quanto riguarda la copertura di oltre il 50% dei CFU con docenti di ruolo. Le strutture didattiche a disposizione del Corso di studio sono adeguate.
Riesame annuale
L'attivita' di Riesame del sistema di Assicurazione della Qualita' è condotta a diversi livelli.
A livello di Ateneo il contributo e' fornito prevalentemente dal Presidio della Qualita' il quale, nel ruolo di struttura operativa, svolge funzioni
di accompagnamento, supporto, attuazione delle politiche di AQ di Ateneo e dei relativi obiettivi per la didattica, la ricerca e la terza missione.
Gli esiti dell'attività di monitoraggio sviluppata dal Presidio costituiscono l'input per l'individuazione delle aree di miglioramento e del processo
di revisione. In logica di sistema, il riesame viene poi svolto dal CdS ogni anno. Nell'ambito di tale attivita' rientra l'analisi critica degli indicatori
presenti nelle Schede di Monitoraggio Annuale (SMA). In tal senso l'attivita' di riesame si concretizza, annualmente,
con un sintetico commento fatto dal CdS sugli indicatori al fine di individuare e proporre azioni di miglioramento su criticità eventualmente emerse.
Come da indicazione ANVUR, non è più prevista la redazione formale di un Rapporto di Riesame Annuale ma, in sostituzione, una relazione di commento
agli indicatori delle SMA con scadenza 31 dicembre di ogni anno.
Ad integrazione di questa attivita' potra' essere previsto un Riesame più approfondito (Riesame ciclico), da effettuarsi
con scadenza periodica, massimo quinquennale, che riguarda ulteriori aspetti, rispetto a quanto previsto dalle SMA,
tra cui analisi relative ai principali mutamenti del CdS nel corso degli ultimi anni, valutazione sull'esperienza dello studente
(attività e i servizi agli studenti, percorso formativo e valutazione della didattica, gestione dell'internazionalizzazione, ecc.),
le risorse del CdS (infrastrutturale e di personale), il monitoraggio e la valutazione. Il Riesame ciclico, quando previsto,
si concretizza con un Rapporto (Rapporto di Riesame Ciclico) che integra comunque la relazione di commento alle SMA. Sia il Rapporto di Riesame
Ciclico che la relazione di commento alle SMA sono portati all'approvazione del Consiglio di CdS.
Consultazione con le organizzazioni rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni (Consultazioni successive)
La Scuola di Architettura prevede due Comitati di Indirizzo distinti per le discipline Ordinistiche (Architettura, Urbanistica e Paesaggio) e le discipline non vincolate all'iscrizione a un Ordine professionale (Design). Questa distinzione prevede Calendari di convocazione distinti e problematiche distinte, in quanto le parti sociali interessate e gli stakeholder di riferimento sono diversi.
Il Comitato di Indirizzo a cui fanno riferimento i CdS in area Architettura, Urbanistica e Paesaggio (L-17, L-21, LM-4, LM-4cu, LM-48, LM-3/69), fa riferimento a un Ordine professionale (Architetti, Pianificatori e Conservatori e paesaggisti) a cui per legge sono vincolati gli iscritti per lo svolgimento della professione.
Il Comitato di Indirizzo per l'area del Design e Moda (L-4 Disegno Industriale, LM-12 Design, LM-12 Design Sistema Moda), che non hanno questo vincolo, hanno struttura e interlocutori diversi e svolgimento della professione con altre condizioni.
Questa scelta, adottata già dal 2003 dalla Facoltà di Architettura, è stata conservata ed ha generato l'attuale organizzazione operativa dei rispettivi Comitati.
In particolare il Comitato di area Design e Moda ha rappresentanze relazionate al mondo della produzione, non ha Ordini professionali di riferimento ma ha le rappresentanze di Consorzi e centri di servizio, una quota di rappresentanze di categoria industriale e del commercio, l'amministrazione che ospita il Campus, l'Associazione del Design ADI in quanto associazione di riferimento ma non obbligatoria, alcune aziende in prima persona e l'assessorato regionale alle attività produttive. Anche in questo caso vale la consuetudine della modalità di convocazione del Comitato differenziata: per le consultazioni di rilievo in seduta plenaria e più frequentemente per le relazioni dirette si adotta la modalità per gruppi di interesse.
Spesso nella sede del Design Campus si svolgono incontri di matching con aziende di settore, soprattutto nella fase di emanazione di Bandi regionali R&S, per la formazione del partenariato e per misurare l'interesse delle aziende verso i laureati dei CdL. In quelle sedi si raccolgono le osservazioni e le valutazioni dal mondo del lavoro direttamente implicato e interessato dai risultati della formazione universitaria. La presentazione dell'offerta didattica e di ricerca ha spazio negli incontri di valorizzazione della didattica e dei suoi risultati, quali mostre o eventi tematici, o preparazione di eventi di comunicazione verso le imprese, sia con incontri in sede o cicli mirati alla comunicazione (gli eventi Design Stories avviati nel 2015 e replicati negli anni successivi ne sono un esempio), ma anche presso sedi non universitarie, tipo fiere di settore, centri commerciali, expo dove la mostra dei lavori portati in esposizione è accompagnata da consultazioni dirette ed efficaci da parte degli stakeholder.
I due comitati di indirizzo hanno vite e calendari autonomi, con rare intersezioni. Sono purtuttavia entrambi esito di un medesimo approccio e dello stesso processo decisionale che vede la Scuola come struttura di coordinamento e di indirizzo.
Ovviamente ogni Corso di studi, a seguito di questo tipo di consultazioni, adotta in modalità formale le valutazioni di ciascun singolo evento, lo comunica all'assemblea dei docenti e rappresentanti degli studenti nei Consigli di Corso di laurea e lo approva nella seduta successiva in modalità di allegato. La raccolta del calendario degli eventi resta in forma di archivio in segreteria di CdL e la formalizzazione degli stessi nei verbali dei Consigli di Corso di laurea.
Modalità di svolgimento della prova finale
Per essere ammesso alla prova finale pari a 6 cfu - lo studente deve aver acquisito tutti i crediti nelle restanti attività formative previste dal presente regolamento.
La prova finale consiste nell'elaborazione di un progetto di un prodotto materiale (prodotto d'uso, prodotto d'arredo e allestimento, grafica cartacea, prodotto per la moda) o immateriale (multimediale) preferibilmente in rapporto con il tirocinio effettuato.
Il progetto verrà presentato attraverso disegni e corredato da una relazione tecnico-scientifica. L'elaborato dovrà essere concordato con un docente strutturato o a contratto che se ne assume la responsabilità (Relatore) ed eventualmente con un Correlatore, che può essere anche persona esterna alla struttura universitaria riconosciuta come esperta del tema oggetto della tesi.
Con la discussione dell'elaborato si ottiene la Laurea in Disegno industriale. Nella valutazione della prova finale concorrono i seguenti criteri:
- il valore medio ponderato, espresso in centodecimi, dei voti conseguiti nelle singole valutazioni di profitto;
- la carriera universitaria nel suo complesso, con particolare riguardo ai tempi e alla continuità nell'acquisizione dei crediti formativi universitari;
- il giudizio della prova finale relativo sia alla preparazione complessiva raggiunta dal candidato e dimostrata nella discussione, sia alla qualità dell'elaborato progettuale e della sua presentazione;
- la valutazione dell'impegno e della partecipazione ad attività extracurriculari accreditate dal Corso di Studi.
Modalità di ammissione
Per essere ammessi al corso di laurea occorre possedere un diploma di scuola secondaria superiore, o di altro titolo conseguito all'estero, riconosciuto idoneo.
Gli iscritti al Corso dovranno conoscere almeno una lingua straniera della Unione Europea, oltre l'italiano, con livello B1. Il livello di conoscenza della lingua straniera dell'Unione Europea dovrà essere dimostrato al momento dell'iscrizione al corso di laurea mediante certificazione rilasciata dalla scuola media superiore o da strutture accreditate.
Per gli iscritti di nazionalità diversa da quella italiana è richiesta la conoscenza della lingua italiana con livello B2. Il livello di conoscenza della lingua italiana dovrà essere dimostrato al momento dell'iscrizione al Corso di laurea mediante certificazione rilasciata da strutture accreditate.
A fronte dell'accertamento di un debito formativo da parte degli studenti del primo anno, secondo le procedure definite dall'Università di Firenze, il corso promuove, compatibilmente con le risorse umane, logistiche e finanziarie disponibili, attività propedeutiche e integrative finalizzate a colmare tale debito nell'ambito delle conoscenze di base nel campo della matematica e del disegno. Tali attività potranno essere poste in essere anche in comune con altri corsi di laurea della stessa classe o di classi affini e si svolgeranno nel primo e nel secondo semestre del primo anno di corso. L'eventuale debito formativo si assolve comunque in sede di acquisizione dei crediti previsti per il primo anno di corso secondo quanto previsto dall'articolo 8 (Criteri di accesso ai corsi di studio e recupero obblighi formativi aggiuntivi) del Regolamento didattico d'Ateneo.
La tipologia dei singoli insegnamenti del Corso di Laurea prevede un rapporto docenti/studenti adeguato alla formazione diretta e personale, in grado di far emergere il talento creativo individuale oltre che le applicazioni convenzionali della formazione. Ciò potrà comportare l'esigenza di una selezione all'ingresso qualora le domande fossero superiori a quelle previste per la tipologia di corso. Le eventuali prove saranno di tipo misto, test a risposta multipla e prova grafica, colloquio.